Home » Notizie Puglia » News BAT »
“Non si può restare inermi dinanzi alle ingiustizie e discriminazioni che ancora avvengono ai nostri giorni. Sebbene siano diverse rispetto a quelle di sessanta anni fa, le tante forme di precariato e povertà restano ugualmente gravi. I sacrifici del passato possono, dunque, insegnare qualcosa per il presente e il futuro”. Così il segretario generale della CGIL Susanna Camusso ha reso omaggio ieri pomeriggio dinanzi alla lapide posta in via Manfredi, a Barletta, per onorare la memoria dei lavoratori caduti negli scontri del 1956.
“È un primo momento di raccoglimento e di riflessione sulla tragedia si sessanta anni fa, su quello che è cambiato e su quello che deve ancora cambiare-ha definito l’incontro il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella-la tutela dei diritti dei lavoratori – ha sottolineato il sindaco – è un punto di riferimento per il partenariato economico e sociale che a Barletta potrà sperimentare forme nuove di cooperazione e progettazione nell’incubatore della creatività e dell’innovazione che domani andremo a inaugurare. Anche così si riconosce, l’universalità delle conquiste che hanno trovato nello statuto dei lavoratori il punto più alto ma che oggi debbono essere consolidate nelle mutate condizioni del mercato del lavoro, contrastando il precariato senza sacrificare l’innovazione. Il modo migliore per rendere omaggio alla memoria di chi è caduto per il lavoro è nel costruire esempi concreti di impegno da affidare alle nuove generazioni come patrimonio di valori condivisi”.
Nell’occasione Michele Grimaldi, responsabile della sezione dell’Archivio di Stato di Barletta, che sarà a breve ospitata nella ex caserma Stennio, ha accompagnato la leader della CGIL a visitare i luoghi al piano terra dell’edificio, teatro sessant’anni fa degli scontri. L’incontro ha consentito di ipotizzare vicende e approfondimenti su quella tragica vicenda in modo da ricostruire pienamente la verità storica. La cerimonia a Barletta ha preceduto l’arrivo della Camusso ad Andria, dove è stata ilustrata la “Carta dei diritti universali del lavoro”. Si tratta, stando alle idee del sindacato, del nuovo statuto per i lavoratori che compie scelte precise partendo, per esempio, da una contrattazione inclusiva che non trascuri cioè i soggetti oggi esclusi: che siano subordinati, partire Iva, collaboratori, precari o lavoratori degli appalti il principio deve essere sempre lo stesso, avvicinare le condizioni lavorative.
Data: 29 Gen 2016
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.