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Risponde alle accuse maturate in seguito alla decisione del Giudice Sportivo con i fatti la Vigor Trani. La società biancoazzurra ha infatti promosso sulle proprie pagine social la campagna anti-razzismo al suon di “Se fischi il colore perde il calcio”: l’icona della campagna risiede in un pallone da calcio privato delle toppe nere, che si sgonfia e rende impossibile la pratica di quello che molti definiscono lo sport più bello del mondo. La Vigor Trani, impegnata nel campionato di Eccellenza pugliese, è stata sanzionata con la squalifica del campo per un turno a causa degli insulti razzisti proferiti da alcuni suoi tifosi nei confronti del centrocampista Diagnè Ababacar del Team Altamura durante la partita del 20 dicembre. “Fischiare i calciatori di colore equivale a fischiare una delle essenze del calcio” spiegano dalla Vigor Trani. Un secco no a chi ancora nel 2015 giudica le persone in base al colore della pelle.
Delle vicende che per colpa di qualche pseudo-tifoso isolato hanno avvolto la società tranese ha parlato anche il presidente del club, Luciano Savi: “Noi siamo rimasti abbastanza scioccati dalle decisioni del giudice sportivo-le sue parole-quest’estate i nostri tifosi, che collaborano con un centro immigrati a Bisceglie, ci hanno portato in prova qualche ragazzo da inserire in rosa, ma per difficoltà burocratiche non abbiamo potuto tesserarli. Abbiamo tifosi vicinissimi a tutte le realtà locali, e ci spiace che per colpa di uno che va molto fuori dalle righe si vada a colpire l’intera città”.
Data: 29 Dic 2015
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