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Sei parole per affermare un diritto insindacabile: è la scelta forte operata da alcuni genitori di Taranto, che hanno deciso di affittare uno spazio per cartelloni pubblicitari in una delle strade maggiormente percorse del centro jonico, viale Magna Grecia, per affiggere una panoramica della città con una scritta eloquente quanto d’impatto: “I bimbi di Taranto vogliono vivere“. Un chiaro riferimento ai fumi notturni dell’Ilva, presenti nell’immagine rappresentata nel 6X3 e denunciati da anni come principale causa dei tumori in zona dal gruppo.
I dati, relativi all’incidenza dei tumori nel sito di bonifica di interesse nazionale (Sin) di Taranto che comprende i comuni di Taranto e Statte sono allarmanti: per gli uomini si rileva un eccesso di tumori, in media, del 30% rispetto al resto della provincia, con punte del 100% in più per il mesotelioma, del 60% in più per il linfoma non Hodgkin e del 50% in più per il tumore maligno al polmone. Per le donne l’eccesso di incidenza registrato per tutti i tumori è di circa il 20% con eccessi riguardanti diversi tumori maligni – corpo dell’utero (+80%), polmone (+48%), stomaco (più del 100%). La foto ha viaggiato rapidamente sui social network, mentre è in fase di conversione il decreto che accelera la vendita ai privati delle aziende del gruppo Ilva (scadenza per manifestazione interesse fissata al 10 di febbraio) e gli ambientalisti continuano a diffondere immagini e video delle emissioni.
Data: 14 Gen 2016
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