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Nel reparto di Pediatria dell’ospedale SS Annunziata di Taranto c’è un nuovo arrivato: un infermiere umanoide a misura di bambino.
Aphel, questo il suo nome, è un social robot in grado di comprendere, conversare, relazionarsi, muoversi autonomamente e reagire alle emozioni. Come comunicato dalla Asl, inoltre, dopo le opportune configurazioni, l’infermiere umanoide è in grado anche di riconoscere l’arrivo di un nuovo paziente in sala d’aspetto, di avvicinarsi, presentarsi e porgere una serie di domande preliminari, indispensabili per il processo diagnostico.
Un altro gesto che riesce a compiere è quello di accompagnare fisicamente l’utente nella sala in cui effettuare l’esame diagnostico o la visita specialistica. In questi casi, come precisato, il robot si occupa di registrare i dati forniti e di elaborare in tempo reale una scheda personale sulla base dei parametri del paziente, le cui informazioni dovranno poi essere esaminate e validate dal medico.
Oltre allo snellimento di alcune procedure burocratiche, l’obiettivo del robot, che si muove tra i corridoi e le stanze del reparto di Pediatria del nosocomio tarantino, è quello di garantire una permanenza serena ai piccoli pazienti. Facendo loro compagnia e interagendo, infatti, si spera di riuscire a donare loro qualche sorrido.
Strumento della sanità 4.0, Aphel è un prodotto utili, divertente e smart e, costituisce, un ottimo sistema per razionalizzare le spese sanitarie e migliorare così la qualità del lavoro di medici e infermieri. Umani, s’intende.
Data: 23 Set 2020
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