News BAT

Home » Notizie Puglia » News BAT » Solo custodi? No, a Trani c’è di più: ripulito l’epitaffio della Disfida di Barletta

Solo custodi? No, a Trani c’è di più: ripulito l’epitaffio della Disfida di Barletta

Solo custodi? No, a Trani c’è di più: ripulito l’epitaffio della Disfida di Barletta

#siamosolocustodi! E’ al suon di questo simbolico hashtag che la guida turistica Andrea Moselli e un gruppo di volontari hanno dato vita domenica pomeriggio alla pulitura dell’epitaffio della Disfida di Barletta, che la storia pone in una terra di confine tra Andria e Corato, in realtà oggi appartenente al territorio di Trani. Un San Valentino diverso, dettato dall’amore e dalla forza della custodia di un patrimonio che rende l’area unica nel suo genere. «Molti chiedono perché? Andrea ma cosa andate a fare? Chi te lo fa fare? Inutile il giorno dopo nessuno si ricorda dell’epitaffio-ci ricorda Moselli-E io rispondo loro: la Disfida di Barletta non ha bisogno di presentazioni, ma questo monumento? Temo che serva ricordare qualche passaggio. È stato costruito in territorio tranese perché all’epoca, essendo sotto il protettorato della Serenissima, era il luogo ideale per la sfida in quanto neutrale. Ferrante Caracciolo insediatosi come Preside ritenne doveroso ricordare l’evento erigendo nel 1583 il monumento, le cui parole, dettate da un grande umanista del XVI Pietro Angeli, meriterebbero di essere lette in loco. Il manufatto pare non trovare pace, proprio come le nostre terre, nei primi del XIX fu distrutto dalle truppe francesi e solo nel 1846, a spese del Capitolo tranese, ricostruito su progetto dei fratelli Bassi. Per i grandi festeggiamenti del 1903 Giovanni Bovio, immaginerei con emozione, aggiunse i suoi versi”.

Azione eseguita a San Valentino da un gruppo di volontari

Storia e difesa della propria terra, due ragioni forti alla base di un’azione: “Perché andiamo?-procede Moselli-semplicemente perchè l’epitaffio è parte integrante dell’evoluzione storica di Trani oltre che principale testimonianza della Disfida. Abbiamo passato un piacevole pomeriggio di sole ma a prescindere dal gradevole scambio ritengo sia doveroso il giorno dell’anniversario ripulirlo dalle erbe e portar dei fiori come omaggio. Credo sia importante andarci altrimenti, siate onesti e concedetemelo, non se ne parla mai e pian piano scompare un pezzo della nostra storia. Cercate e spesso leggerete “la disfida si svolse in una piana fra Andria e Corato” e Trani? Ah ma per soffermarci su questo “dettaglio” dovremmo conoscere questo luogo. Poi però campanilisticamente rivendichiamo a vario titolo primati di ogni sorta. Pensate che decenni addietro si recavano assieme le istituzioni di Trani e delle città vicine. Devo dire con piacere che quest’anno ci sono stati dei segnali positivi da parte dell’assessore alla cultura e da una giovane consigliera. Ringrazio chi ha voluto contribuire attivamente alla pulizia e chi è venuto a scoprirlo semplicemente per passione, alla fine questo è lo spirito di noi che siamo solo dei custodi”.

Foto di F. Porcelli


Data:

Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Non riceverai spam ma messaggi in base agli interessi selezionati. Potrai inoltre annullare l'iscrizione in ogni momento.







Inserisci Azienda
Crea la tua Email
Promuovi Evento