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Un santuario noto in tutta la Puglia, meta del pellegrinaggio che in occasione della Pasqua greco-ortodossa, omaggia la protettrice di Carovigno. Il santuario ottocentesco sorge su un sistema di grotte a due livelli e presenta affreschi greco-bizantini.
Il Santuario della Madonna di Belvedere si trova a pochi chilometri dall’abitato di Carovigno, in direzione Specchiolla. Esso è formato dalla chiesa, dalle grotte e da altre strutture edificate in epoche differenti. La facciata principale è in stile tardo neoclassico in pietra del luogo.
La chiesa superiore, costruita probabilmente all’inizio del ‘500, è ad unica navata e tramite una scala si accede alla prima cripta. Le cripte sono ricche di affreschi, nella prima all’interno di una nicchia era dipinta una maternità, durante gli ultimi lavori di restauro è stato staccato ed è affiorato un affresco precedente databile intorno al XIV secolo rappresentante un’altra Madonna con Bambino; ai lati sono rappresentate altre figure, una dovrebbe essere un Angelo mentre l’altra la Vergine. La cripta inferiore si trova a 12 metri di profondità ed al suo interno è possibile osservare altri due affreschi raffiguranti la Vergine con Bambino il più antico risale alla fine del ‘300 mentre l’altro, inserito all’interno di un altare barocco è di origine quattrocentesca seppur fortemente rimaneggiato.
Carovigno è considerata la Capitale italiana degli sbandieratori questo perché si vuole che questa arte sia nata proprio qui tra l’XI ed il XII secolo con la nascita della ‘Nzegna. La tradizione vuole che un invalido di Conversano sognò un’icona della Madonna di Belvedere. Si recò in paese ma nessuno conosceva questa madonna e gli indicarono una contrada con tale nome, arrivato qui trovò un pastore che aveva perso una sua mucca; lo aiutò nella ricerca e trovo l’animale all’interno di una grotta prostrato davanti all’icona di una Madonna. L’invalido riconobbe l’immagine ed iniziò a camminare senza stampelle; un suo servo per festeggiare legò un fazzoletto multicolore ad un bastone ed iniziò a sventolarlo ed a lanciarlo per aria. Da allora si festeggia la ‘nzegna nei giorni di lunedì, martedì e sabato successivi alla pasqua che per i carovignesi rappresenta la pasquetta. La domenica di Pasqua si benedicono le bandiere e gli sbandieratori mentre il lunedì l’effige della madonna viene portata in processione dal Santuario fino alla Chiesa Matrice e qui vi resta fino al sabato.
Data: 15 Lug 2015
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