Home » Notizie Puglia » News BAT »
Cento interventi in soli 4 mesi. Questi i dati d’uso del Robot da Vinci installato nelle sale operatorie dell’ospedale Bonomo di Andria. “Dal 20 di gennaio a oggi sono già stati eseguiti 100 interventi a cura delle unità operative di Chirurgia, Urologia e Ginecologia e questo per noi è un grandissimo risultato – dice Alessandro Delle Donne, Commissario straordinario della Asl Bt – tanto più se pensiamo ai limiti e alle difficoltà connesse alla gestione dell’emergenza Covid”.
Il Robot da Vinci funziona dunque a pieno regime con una media di un intervento al giorno: “ci stiamo assestando su 300 interventi all’anno – dicono i chirurghi – e il numero di professionisti capaci di utilizzarlo in sala operatoria tende a salire grazie a una attività continua di formazione sul campo. Siamo ben oltre il piano di lavoro annuale che avevo stimato in fase di attivazione dell’apparecchiatura”. A utilizzarlo in maniera più significativa sono il professor Luigi Cormio, Direttore della Unità operativa di Urologia e il dottor Enrico Restini, Direttore della Unità operativa di Chirurgia.
“Abbiamo eseguito interventi di rimozione di tumori della prostata e renali, ricostruzione urinarie complesse e ricostruzioni di prolassi nella donna – precisa Cormio – e inoltre abbiamo collaborato con l’unità operativa di Ginecologia che in questi mesi ha utilizzato per la prima volta il Robot”. “Tanti gli interventi di chirurgia eseguiti – aggiunge Restini – tra i quali va sicuramente segnalato un recente intervento di resezione epatica con un dissettore a ultrasuoni progettato per la laparoscopia e mai utilizzato in Robotica che rappresenta sicuramente una eccezionalità”. “Siamo davvero molto soddisfatti di questo risultato che è significativo per tutta l’azienda – dice Delle Donne – il Robot da Vinci è stata una sfida che i nostri operatori sanitari hanno accettato e rilanciato dimostrando, proprio attraverso questi numeri così significativi – che la via percorsa è quella giusta”.
Il robot da Vinci Xi è lo strumento ideale per la chirurgia ad alta complessità e consente al chirurgo una libertà di movimento estrema. I vantaggi per il paziente sono notevoli: la ripresa ha dei tempi ridotti al minimo e i disagi legati al post intervento sono fortemente ridimensionati.
Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.
Il robot è formato da tre componenti principali:
Il robot replica i gesti eseguiti dal chirurgo alla console, ma permette di operare con maggiore precisione grazie alla soppressione del tremore naturale delle mani e alla possibilità di scalare (demoltiplicare) i movimenti. Inoltre la visione ingrandita e tridimensionale del campo operatorio permette al chirurgo di distinguere le strutture anatomiche più piccole, difficilmente visibili ad occhio nudo.
Data: 28 Mag 2021
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.