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La Puglia è considerata al terzo posto tra le regioni bio secondo uno studio condotto da Coldiretti sui dati Sinab e sulle dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole sul boom del biologico in Italia. Nonostante le varie contraddizioni dei consumi pare che in regione siano notevolmente aumentati nell’arco dei primi cinque mesi di questo 2017 con un 18% in più, stando a quanto dichiarato dai dati Cibi, ovvero il Consorzio Italiano per il Biologico, sul consumo familiare di cibi biologici in nazione.
La Puglia ha registrato infatti, nel 2016, 4815 produttori bio e 1234 produttori ed operatori attivi nello stesso settore. Sembra insomma che il metodo biologico stia diventando la vera e propria norma in regione dove, nonostante tutto, aumenta il consumo di prodotti biologici, la diffusione di mense bio, di ristoranti ed operatori certificati dell’81% circa ogni anno.
«In Puglia si sta assistendo ad un processo di stabilizzazione e normalizzazione –ha commentato Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia– rispetto alla diffusione del metodo biologico registrato negli ultimi anni, mentre contestualmente continua l’aumento tendenziale dei consumi, delle ditte di trasformazione e dei servizi connessi alla filiera dell’agricoltura biologica come agriturismi, mense bio, ristoranti e operatori certificati, il tutto pari ad un aumento dell’81 percento».
Sono notevolmente aumentate le stesse richieste dei consumatori che desiderano acquistare e consumare più cibo biologico, questo ha fatto in modo che nei mercati prendesse piede la Campagna Amica con spazi destinati esclusivamente alle produzioni agroalimentari biologiche. Si sono diffuse negli ultimi tempi botteghe italiane completamente biologiche e diversi agriturismi di campagna amica che hanno improntato le proprie attività di ristorazione su produzioni aziendali biologiche. Nei pressi di Brindisi, a Villa Castelli, c’è l’esclusivo agriturismo pugliese dotato di una piscina biologica. Il direttore di Coldiretti Puglia Angelo Corsetti, ha sostenuto l’importanza di porre attenzione sulla sicurezza alimentare nei servizi di ristorazione, questo si caratterizza come un vero e proprio dovere degli enti locali, ovvero comuni, province e regioni. È stato a questo scopo proposto un testo di ddl regionale per far sì che il biologico diventi un vero e proprio strumento di valorizzazione con un largo bacino di approvvigionamento di prodotti di alta qualità ad un prezzo contenuto, per favorire la corretta alimentazione di adulti e bambini.
Le pratiche biologiche riguardano diversi settori agricoli, dall’olivo ai cereali, dalla vite alla frutta. Anche l’acquacoltura biologica riveste una notevole importanza, qui tre impianti sono pugliesi. La costante richiesta di prodotti freschi va infatti a stimolare l’imprenditore a ricercare forme di contatto con i consumatori tramite produzioni biologiche. Non mancano però i timori degli stessi consumatori che si concretizzano in una domanda crescente di garanzie di qualità e maggiori informazioni sui metodi produttivi stessi.
Data: 8 Ago 2017
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