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Elezioni 2018: in Puglia trionfa Movimento 5 Stelle, PD mai così in basso

Elezioni 2018: in Puglia trionfa Movimento 5 Stelle, PD mai così in basso

Una Puglia alle urne quella che si è vista in occasione delle appena concluse elezioni: il 69,1% della popolazione votante ha espresso il suo parere, un risultato leggermente inferiore ai valori dell’ultima chiamata per la Camera dei Deputati, del 69,8%, e leggermente sotto la media nazionale, al 72,9%.

I risultati delle votazioni possono definirsi una vera e propria valanga targata 5 Stelle che ha travolto spesso doppiando i risultati degli altri partiti, in concomitanza al crollo per il Partito Democratico che nella regione del tavoliere ha 5 punti in meno rispetto alle quote percentuali nazionali. Il Movimento 5 Stelle si conferma quindi primo partito regionale sia alla Camera che al Senato ottenendo quasi un risultato perfetto all’uninominale, con 23 posti occupati su 24 disponibili. Votato dal 44% degli elettori, risulta invece stabile Forza Italia confermandosi con percentuali leggermente inferiori al 20%.

È possibile osservare come i risultati permangano molto simili tra Camera e Senato, con il Movimento 5 Stelle in testa superando il 43%, con la coalizione di centrodestra al secondo posto con valori intorno, al 33% (20% per FI, valori oltre il 6% per la Lega). Situazioni particolari per Partito Democratico e Liberi e Uguali: mentre alle Camera i democratici ottengono un 14% e LeU il 3,5% in Senato il partito di stampo renziano perde molti voti a favore di Michele Laforgia, candidato per Grasso che nel barese ottiene il 7,5% dei voti.

Quello dei 5 stelle è un plebiscito popolare che si conferma in linea con il resto della nazione, così come il tracollo del Partito Democratico, mai così in basso in Puglia come nel resto d’Italia. Il Movimento si dimostra più forte degli scandali, come il recente rimborsopoli che portava il nome del senatore uscente Maurizio Buccarella o quello dei cd taroccati che ha travolto Antonio Tasso del collegio Manfredonia – Cerignola, già espulso dal gruppo 5 stelle.

Si attenderà l’8 marzo per le registrazioni dei nuovi deputati e senatori presso il parlamento, dove avranno il loro tesserino identificativo. Le prime sedute avranno luogo il prossimo 23 marzo ed entro 25 i vari parlamentari dovranno dichiarare apertamente a quale gruppo vogliono appartenere, così che il 27 marzo vengano eletti i presidenti parlamentari.

Entro i primi di aprile si attenderanno le dimissioni di Gentiloni e la formazione del nuovo governo a cura di Mattarella. Sarà un mese politicamente movimentato dove si vedranno sin da subito i risultati di queste nuove elezioni.


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