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Vivace e luminoso di estate, malinconico e affascinante d’inverno: quando si pensa al porto di Monopoli, nell’immaginario collettivo ci si sofferma su quello turistico, capace di ammaliare ogni anno innumerevoli visitatori.
A qualche miglio di distanza, invece, Monopoli ha il suo porto commerciale, un ampio bacino provvisto di due moli: quello Margherita e la diga di Tramontana, opera completata nel 1922 e caratterizzato da una scarpata rocciosa.
Quello più antico, il porto turistico di Monopoli, ha invece delle origini assai remote: pare, infatti, che la sua costruzione sia avvenuta in concomitanza con la vecchia città messapica del V secolo a.C sul cui bacino si affacciavano le più importanti fortificazioni. Con il trascorrere degli anni, inoltre, questo luogo di approdo ha acquisito una sempre maggiore importanza: non è quindi un caso se parte della sua struttura sia incorporata nel vicino castello Carlo V.
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Sopravvissuto anche alla distruzione di Egnazia, il porto antico di Monopoli è stato sicuramente utilizzato fino al XIX in quanto ritenuto uno dei principali attracchi sicuri della zona: la sua posizione, infatti, protegge l’approdo da quasi tutti i venti, ad eccezione del greco e del greco-levante.
Con il trascorrere degli anni, tuttavia, i monopolitani sentirono l’esigenza di costruire un nuovo porto, più grande, che dopo innumerevoli peripezie è stato realizzato, come anticipato, nel 1922.
A partire da quel momento in poi, dunque, il porto antico di Monopoli ospita solamente i pittoreschi pescherecci della gente del posto, la cui vivacità rende questo posto ancora più suggestivo. Se durante le ore mattutine è possibile apprezzare le tradizioni locali riguardanti la pesca, poco dopo il calar del sole questo punto inizia a pullulare di turisti affascinati in cerca dello scatto perfetto in una delle più belle cornici pugliesi.
Data: 19 Nov 2020
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