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Durante la seconda ondata di contagi Covid, la clinica di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Bari ha registrato un forte aumento di donne in stato di gravidanza positive, con la necessità di una nuova organizzazione dell’assistenza e dei percorsi di accesso. Da agosto ad oggi, sono state 93 le pazienti Covid assistite e 72 di queste hanno già partorito, ma nessun neonato è risultato positivo.
La maggior parte erano provenienti dalla città di Bari e dai comuni dell’hinterland, ma un 33% è arrivato dalla provincia Bat e per il 10% si tratta di migranti. Da una prima analisi dei dati effettuata dalla professoressa Antonella Vimercati, risulta che il 53% delle donne positive ha presentato sintomi: l’11% dispnea e febbre, e, fortunatamente, solo il 4% ha avuto bisogno del ricovero in terapia intensiva per sintomi gravi. Nell’8% dei casi erano presenti comorbidità come ipertensione, diabete, epatogestosi; il tasso di taglio cesareo primario, circa al 28%, non è aumentato rispetto alle gestanti no-Covid. I tamponi effettuati sui neonati hanno dato sempre esito negativo: non è stato registrato alcun caso di trasmissione.
«Il Policlinico di Bari, ancora di più in questa seconda ondata pandemica – rilevano Ettore Cicinelli, primario di Ginecologia e la professoressa Vimercati – è rimasto il punto di riferimento principale delle gestanti Covid positive e grazie alla riorganizzazione dei percorsi e dell’assistenza, che ha garantito 9 posti letto in area rossa e 6 in area grigia, è riuscito ad assicurare prestazioni sanitarie in sicurezza»
Data: 30 Dic 2020
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