Home » Puglia Blog »
All’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia sorge una chicca del territorio pugliese: Gravina in Puglia. Questa cittadina, nata nel VIII secolo a.C può vantare innumerevoli bellezze visitabili ogni giorno. La terra di questa città nasconde però un segreto: altre meraviglie sono presenti nel sottosuolo.
Il nome Gravina deriva dalle spaccature del suolo, simili a canyon, le gravine, sulle quali essa sorge. Tutt’ora sono visibili i fenomeni di formazione su un banco calcareo: parte della città si estende sulle sponde di un profondo crepaccio.
Al di sotto di questo terreno, però, sono presenti una serie di cunicoli e passaggi scavati interamente nella roccia: la gravina sotterranea. In questo luogo è possibile iniziare un viaggio fantastico alla scoperta del passato della regione Puglia, partendo dalle chiese rupestri della città murgiana per arrivare sino al Ponte Acquedotto Orsini del XVIII secolo e per visitare le antichissime cantine.
Un incredibile reticolo sotterraneo con una serie di meandri per un insieme quasi certamente unico nel suo genere lascia quotidianamente sbalorditi i visitatori. L’incredibile vita sotterranea è da attribuire ad un dono vero e proprio di questa terra, che con il suo insieme di ingegneria civile parla della storia ormai passata, le cui strutture a lungo abbandonate sono state ristrutturate da un’associazione locale che ha reso questi luoghi visibili.
Il sito di Gravina, a quasi 60 chilometri dalla città metropolitana di Bari, e a 30 dalla città di Matera, fu anticamente dedito alla coltivazione di cereali ed uva da vino, e nacque già nel VII secolo a. C., così come testimoniano i ritrovamenti archeologici. Al margine della Peucezia, il centro visse sotto l’influsso della Magna Grecia prima di essere occupato dai Romani. Si caratterizzò infatti come una stazione di rifornimento della via Appia, pertanto fu anche facile preda dei visigoti e dei vandali durante le invasioni barbariche che tempestarono il V secolo d. C.. Fu proprio questo il motivo che spinse gli abitanti dei centri, ormai distrutti, a rifugiarsi nel burrone sottostante, la gravina.
Le grotte già esistenti furono adibite ad abitazioni, dando in questo modo un nuovo impulso alla nascita della cosiddetta civiltà rupestre, con il fiorire di chiese scavate dall’uomo nel tufo.
Ad oggi la città di Gravina in Puglia porta tra le sue vie, e nei percorsi sotterranei, tutti i segni del tempo e delle popolazioni che la attraversarono, offrendo al visitatore contemporaneo paesaggi di grande pregio e fascino. La Gravina Sotterranea, al contempo suggestiva e ricca di fascino, sembra un luogo in cui l’incanto si è fermato, mostrandosi nella sua interezza agli occhi dei visitatori che non potranno far altro che apprezzare queste bellezze dell’Alta Murgia.
Data: 4 Feb 2019
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.