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In Puglia ci sono siti ricchi di fascino ovunque, spesso anche nascosti alla vista, che necessitano tempo per essere rivelati. È a Torre Ovo, paesino del tarantino caratterizzato dalla forma della sua costa da cui prende il nome, frazione di Maruggio, che è presente un sito di interesse mondiale per la sua bellezza naturalistica, unica in Europa che lo rende un meraviglioso dive spot (luogo chiave per il nuoto subacqueo dove è possibile ammirare un panorama unico nel suo genere).
È difatti tra le sue acque, esattamente a pochi metri dalla Torre Saracena, che è sita la sola foresta fossile del continente. Un sito di immersione dal fascino quasi ineguagliabile, estremamente facile da raggiungere con i suoi sette metri massimi di profondità, accompagnato da un grande alone di mistero. Conosciuta come Foresta Pietrificata deve il suo nome alle impressioni che ne ebbero i suoi scopritori, i quali notarono una serie di pilastri sorgere dal fondale marino e salire verso l’alto per altezze che possono anche superare il metro lungo un’area vasta 800 metri quadri. Una serie di strutture simili a piccole piante che segnavano la pavimentazione oggetto di studi da quasi 40 anni, su cui sono state avanzate diverse ipotesi che ancora non possono essere accertate.
Sicuramente il paragone con le altre strutture simili situate nel resto del mondo non regge. Le altre foreste fossili sono il risultato di un processo di fossilizzazione che ha solitamente origine nel Paleolitico in zone sabbiose senza vento, decisamente un altro caso. Allora cosa ha portato alla nascita di questo sito così particolare?
Sono stati coinvolti studiosi provenienti dalle università di Bari e di Palermo, l’opinione più credibile è quella che attribuisce il merito della creazione della struttura a vari microrganismi scavatori e alla conformazione del suolo marino prevalentemente argilloso. Quelli che ora sono pilastri in passato erano tane scavate da molluschi e policheti, che affondavano nell’argilla cercando riparo e appoggio, scavando veri e propri tunnel nella pietra. È in questi trafori che con il passare del tempo si sono deposti sedimenti, calcificati forse proprio grazie alle sostanze prodotte da questi microrganismi. Le correnti hanno lentamente eroso la struttura di creta che li circondava, lasciando solamente la formazione interna evidentemente più resistente. La Foresta Pietrificata è il risultato di migliaia di anni di attività dove il mare ha lavorato indisturbato realizzando una serie di costruzioni ancora piene di mistero. Tuttavia non si hanno ancora certezze, mancando ancora vere e proprie prove a supporto di questa teoria.
L’area di Torre Ovo può vantare un ecosistema particolare, dettaglio che si aggiunge alle caratteristiche particolari della zona a dipingerne l’unicità. È difatti possibile vedere in queste acque il vermocane, un particolare tipo di verme marino tipico dei mari caldi e le axilelle, spugne porifere normalmente lunghe massimo sui 60 centimetri che qui possono superare anche il metro. L’ambiente particolare è dovuto alla struttura del terreno subacqueo, alla purezza delle acque e alla base corallina che una volta la popolava.
Un ulteriore fenomeno riscontrabile solo nella zona subacquea di Torre Ovo è quello della sua Vasca Ovale, una struttura apparentemente artificiale che rappresenterebbe una vasca dalla forma concava, risultato di un particolare lavoro meccanico del mare. Il suo nome serve a distinguerla da una seconda dalla forma circolare. Come esse siano state create è ancora un mistero senza risposta. I mari dello Ionio sono sempre ricchi di bellezze e la zona di Torricella può regalare grandi sorprese, nascoste poco sotto il pelo delle acque, se si ha voglia di immergersi e lasciarsi guidare dal fascino naturale dell’inaspettato.
Data: 5 Feb 2018
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