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Nascoste nel territorio circostante a Grottaglie, è possibile scoprire, tra le numerose gravine che circondano il posto, quella di Riggio, considerata una delle più caratteristiche e suggestive.
La gravina di Riggio prende il suo nome da Rudiae, il villaggio rupestre medievale che è probabilmente stato abitato fino alle fine del 1300, periodo durante il quale si formò l’agglomerato urbano di Grottaglie.
Appartenente al bacino idrografico del Mar Piccolo di Taranto, la gravina è una grande incisione carsica lunga all’incirca 4 km. Le ampie pareti calcaree e calcarenitiche oltre ad incorniciare il luogo fungono come sfondo per il villaggio rupestre costituito da case scavate nella roccia comprese di cisterne, magazzini e chiese.
Una visita in questo posto consente di scoprire, nella parte più alta della gravina, la fortezza di periodo medievale dei monaci dalla provenienza orientale. Il villaggio, inoltre, conserva una bella chiesa rupestre che presenta dei resti di affreschi la cui datazione è stata attribuita tra l’IX e il XII secolo.
Oltre alla chiesa rupestre sono presenti altri due altari, uno maggiore centrale costituito da Cristo Pantocratore, Vergine e S. Giovanni Battista, e da uno minore e laterale.
La gravina di Riggio, a pochi chilometri da Grottaglie e nei pressi della Gravina di Fantiano, alla vista offre, oltre che ai resti dell’antico insediamento, anche un’affascinante cascata che termina in un laghetto e un altrettanto piccolo torrente.
La cascata, visibile nei periodi legati alle piogge, scende lungo la gravina e raccoglie l’acqua in quella che può essere considerata una piscina naturale che diventa la dimora degli anfibi.
Un viaggio nella gravina di Riggio è assolutamente raccomandato in quanto il territorio, oltre ad essere di grande impatto paesaggistico, permette di apprezzare tutta la meravigliosa macchia mediterranea pugliese, tra la quale non possono mancare gli ulivi plurisecolari presenti su tutto il percorso.
Immagini di Salvatore Centonze.
Data: 28 Apr 2019
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