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25 anni e la capacità di raccontare attraverso tecniche moderne uno degli spazi più affascinanti e antichi di Puglia: il museo nazionale archeologico di Egnazia, in provincia di Brindisi. E’ l’opera di Cosimo Rubino, giovane studente di Fasano che dopo aver completato gli studi all’Isia di Urbino ha pensato di ripercorrere e di diffondere il suo progetto di laurea specialistica, facendone una via di ingresso per un’area solitamente inaccessibile. Un percorso virtuale, un’esperienza immersiva, che ha avuto bisogno di tre mesi per raccogliere scansioni e fotografie con tecniche avanzate: le tombe messapiche diventano così visitabili per tutti, un’azione possibile in due modi. Raggiungendo il museo in terra brindisina o addirittura comodamente dal proprio divano attraverso l’utilizzo di un visore VR, che offre la possibilità di osservare i dettagli dei particolari dell’area con la foto ad alta risoluzione e l’adozione della fotogrammetria.
“Si tratta di un’iniziativa, nata come occasione di studio, diventata una concreta possibilità di valorizzare l’offerta culturale e accrescere la fruizione del luogo” sottolinea Angela Ciancio, direttrice del Museo. “Il progetto rende il pubblico interattivo con l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia e costituisce un ponte tra la cultura, l’arte e la realtà. Il tutto grazie a immagini altamente realistiche, in grado di restituire i colori e le forme nella loro identità autentica, compresi soffitti e pavimentazioni”. Un’idea innovativa, in grado di alimentare l’attrattività del territorio, che è valsa a Rubino anche l’assegnazione di una borsa di studio da parte del Rotary Club di Fasano.
Data: 20 Giu 2017
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