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Borghi di Puglia, sempre più vicini 100 milioni per rivalutare il territorio

“Cento milioni per i borghi regionali, l'obiettivo dell'Anci Puglia che punta all'ottenimento dei fondi per lo sviluppo di nuove strutture.”
Borghi di Puglia, sempre più vicini 100 milioni per rivalutare il territorio

Cento milioni per tutti i piccoli comuni pugliesi, da Orsara a Bovino, da Presicce a Pietramontecorvino, idea portata avanti dall’Anci Puglia (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che con il resto dei sindaci dei borghi della Regione Puglia alle spalle, spinge affinché la legge 158 del 2017 su sostegno e valorizzazione dei piccoli comuni, per la riqualificazione e il recupero dei centri storici diventi realtà.

La legge è nota nel campo come “Salva Borghi” e con essa i rappresentanti di tutte le comunità locali sotto i 5000 abitanti chiedono lo stanziamento di una cifra pari a 100 milioni da cui poter attingere fino al 2023 per interventi di sviluppo strutturale, economico e sociale a favore di piccole città e aree interne, che coinvolgono estensione della banda ultra larga, un piano d’istruzione dedicato alle aree rurali e il potenziamento dei loro servizi scolastici, la riqualificazione degli edifici abbandonati o in disuso, la realizzazione di impianti di energia legati a fonti rinnovabili, la promozione dell’agroalimentare a filiera corta, la realizzazione di strutture ricettive adeguate, il miglioramento del servizio postale e del pagamento tributi, la promozione del settore cinematografico e della vendita di quotidiani.

In Puglia sono ben 85 i comuni interessati dal “Salva Borghi”, capaci di attirare ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, e che tuttora tramandano mestieri, storie, dialetti, custodiscono opere d’arte di inestimabile valore e paesaggi mozzafiato. Dare loro la possibilità di rivalutare le proprie strutture, ricostruirsi, rimodernarsi, sarebbe la vittoria importante dopo ben 16 anni di lotte per ottenere lo stanziamento dei fondi interessati.

I borghi pugliesi, nel frattempo, risultano essere tra i più virtuosi e s’innalzano a bandiere della sostenibilità e del cambiamento, mostrandosi all’avanguardia nell’avanzamento delle migliori pratiche che è possibile eseguire per gestire al meglio la loro situazione. A Poggiorsini si è investito molto in fonti rinnovabili ed è stata avviata la raccolta rifiuti porta a porta su tutto il territorio; a Celle S. Vito, borgo di circa 160 abitanti, 3 edifici comunali sono stati riqualificati e sono stati si è investito in finanziamenti per il rimboschimento di terreni agricoli; a Roseto Valfortore si può parlare per la prima volta di comunità “Rifiuti Free”.


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