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Sin dai tempi della preistoria il territorio di Conversano rappresentava una zona ottimale per la proliferazione della popolazione e lo sviluppo di insediamenti, grazie alla presenza di numerosi laghi, importante fonte di approvvigionamento idrico, rivestiti con pietra a secco, all’interno di cisterne scavate nell’argilla.
Intorno al 1800 tutti i laghi, che precedentemente risultavano proprietà di singole famiglie o di gruppi di famiglie, furono tutti acquistati dall’Università di Conversano.
Dagli anni Trenta del 1900, con la fornitura idrica dell’acquedotto pugliese, i laghi vennero abbandonati perché persero la loro funzione originaria. Soltanto negli ultimi decenni è iniziato un processo di rivalutazione e valorizzazione di questo pezzo di storia naturalistica, avviando degli interventi, con l’istituzione, nel 2006, della Riserva naturale regionale orientata dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore.
Si tratta di un territorio ricco di boschi, pascoli e oliveti. È un’area ricca di numerosi laghi carsici che si sono formati e si sono conservati fino ai nostri giorni grazie a due aspetti: quello geologico-morfologico, ovvero una forma del paesaggio che ha consentito il ristagno di acqua e la formazione dei bacini, e un aspetto antropologico, ovvero l’intervento dell’uomo che ha permesso di conservare queste risorse.
Un altro gioiello che spicca all’interno della Riserva è la Gravina di Monsignore è un profondo solco di erosione dal fondo piatto e dalle pareti ripide (alte anche 25 m), scavato nei calcari. Interessante nella gravina è la Grotta di S. Antonio, un sistema di tre tunnel che si addentrano nelle rocce, ad andamento orizzontale per un massimo di 125 m, caratterizzato da particolari concrezioni.
La riserva naturale regionale orientata dei Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore negli ultimi anni ha assunto anche il titolo di “Area di rilevanza Erpetologica” (per la presenza del rospo smeraldino e del tritone) e Sito di importanza Comunitaria. Questi riconoscimenti non fanno altro che arricchire questo territorio di un significato che va ben oltre il valore paesaggistico. La riserva rappresenta la testimonianza di una possibile armonia tra natura e uomo, tra il mondo naturale e quello artificiale, tra passato e futuro.
Data: 10 Giu 2019
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