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Di colore giallo fieno brillante e con quel suo profumo di vitigno, il Moscato di Trani è una delle eccellenze regionali.
Insignito nel 1974 del riconoscimento D.O.C., questo vino, prodotto nei territori della Perla dell’Adriatico, è uno dei più apprezzati dell’intera regione. Solitamente abbinato a una pasticceria secca o, ancora, come valido alleato per tartine salate e formaggi profumati, saporiti ma non piccanti, questa prelibatezza permette di accompagnare quanto mangiato riuscendo a esaltarne il gusto.
Considerato uno dei vini più antichi dell’intera regione, il Moscato di Trani pare essere stato consumato già intorno all’anno Mille, quando i Veneziani, commercianti di questa prelibatezza, iniziarono a proporre questo vino, tanto da firmare per questo prodotto l’accordo chiamato la Dogana di Trane.
Il suo successo viene confermato nel XIV secolo, quando il conte di Trani, Roberto d’Angiò, decise di porre un limite alle esportazioni del vino di qualità dai porti del Regno di Napoli. Questa decisione, non appena resa nota, si tramutò in un malcontento generale dei mercanti Veneziani, i quali non avevano alcuna intenzione di limitarne il traffico. Nel ‘500, inoltre, il Moscato di Trani viene citato dall’artista Leandro Alberti, che nella sua Descrittione dell’Italia aveva colto l’occasione per esaltare il vino pugliese, definendolo un prodotto così eccellente da essere molto delicato da gustare.
Ma qual è il segreto di questo vino? Sicuramente una componente particolarmente apprezzata di questo prodotto è da ritrovare nel suo sapore non aggressivo e quasi delicato, derivante dall’evoluzione dei suoi componenti durante l’affinamento.
Ciò che contribuisce a rendere la vite di questo vino bianco particolarmente preziosa è sicuramente il clima caldo e soleggiato. L’eccelsa produzione, come anticipato, è stata poi commercializzata grazie al porto commerciale di Trani. Già in passato, infatti, i vini provenienti da tutta la Regione venivano portati nella Perla dell’Adriatico. Basti pensare che il nome della città in dialetto locale rimanda alle locande che un tempo popolavano i quartieri portuali.
Il Moscato di Trani viene oggi coltivato e prodotto anche nei comuni limitrofi, estendendosi addirittura fino a Bitonto verso Sud e a Cerignola e Trinitapoli verso Nord per poi essere gustato su tutte le tavole italiane e non solo.
Data: 20 Mar 2020
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