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Potremmo raccontarti, come ogni anno, delle luci di Locorotondo, Alberobello, Polignano o Lecce. E avremmo tutte le ragioni per farlo: sono spettacolari, attirano migliaia di visitatori e si meritano il successo che hanno. Ma questa volta no. Questa volta vogliamo portarti altrove. In cinque borghi dove le luci di Natale non fanno solo scena, ma raccontano qualcosa. Dove il Natale non è un evento da calendario, ma un’attitudine antica che si accende piano, tra pietra viva, vicoli stretti e profumo di casa.
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Nel cuore di Fasano, tra vicoli imbiancati a calce e palazzi d’altri tempi, le luminarie non gridano ma sussurrano. Non troverai effetti speciali, ma un’eleganza luminosa che avvolge le strade, le piazze e le botteghe. A Natale, il centro storico si fa salotto: sobrio, accogliente, profondamente pugliese. Fermati in piazza Ciaia nel tardo pomeriggio, quando le luminarie si accendono una a una e il profumo di caldarroste si mescola a quello delle pettole fritte sul momento.
Ostuni non ha bisogno di artifici: basta una luce calda, e le sue case bianche si trasformano nel più incantevole dei presepi. Le decorazioni natalizie si inseriscono con discrezione tra archi, scalinate e terrazze, e rendono l’atmosfera sospesa. Se torni a casa per Natale, Ostuni ti farà venire voglia di rallentare e guardare tutto con occhi nuovi. Sali al punto panoramico della Villa Comunale poco prima del tramonto e guarda il borgo bianco che si accende lentamente: sembrerà davvero un presepe incastonato tra le colline.
Cisternino è una delle mete più intime e sincere della Valle d’Itria. A dicembre si accende con sobrietà: piccole luci tra i balconi, ghirlande artigianali, dettagli che raccontano cura. Qui il Natale è quello che ricordiamo da bambini: una sedia in più a tavola, un bicchiere di rosso e le pettole ancora calde. Passeggia nei vicoli del centro con una cioccolata calda presa da un bar storico e cerca le piccole ghirlande fatte a mano appese alle porte: ogni dettaglio è poesia.
A sud del sud, Tricase sorprende ogni anno con la sua Villa Comunale trasformata in bosco incantato. Luci tra gli alberi, casette di legno, atmosfere fiabesche. Non è un evento “da cartolina”, ma un’esperienza che si vive camminando piano, magari con un vin brulé tra le mani. Lontano dalla folla, vicinissimo al cuore. Perditi nel bosco di luci della Villa Comunale dopo cena, tra suoni soffusi e luci sospese che trasformano tutto in un racconto natalizio.
Nel cuore dei Monti Dauni, Sant’Agata sembra disegnata per il Natale. Il borgo si veste di luci di Natale e allestisce il suggestivo Cammino della Luce, che collega la chiesa madre al castello. Un percorso fatto di pietra e silenzio, dove ogni passo è memoria. Se ami la Puglia più nascosta, qui troverai una festa che parla a bassa voce, ma lascia il segno. Percorri il Cammino della Luce in silenzio, con una lanterna o una candela tra le mani, fino al castello: ti sembrerà di vivere una fiaba antica, tutta pugliese.
Non ci sono bus turistici, influencer, eventi sponsorizzati. Solo paesi veri, luci vere, persone che aspettano il Natale con le mani sporche di vincotto e il sorriso pronto. La Puglia che illumina senza abbagliare, che accoglie chi torna e chi resta, sempre con lo stesso calore. Perché il Natale in Puglia è questo: un filo di luce che collega le radici, la terra e chi, anche da lontano, non ha mai smesso di sentirsi a casa.
Data: 16 Dic 2025
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