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Lago di Varano, bellezza naturale ai piedi del Gargano

“Questo affascinante e suggestivo luogo è il più grande lago costiero di tutta Italia.”
Lago di Varano, bellezza naturale ai piedi del Gargano

Tra i comuni di Cagnano Varano, Carpino e Ischitella sorge il lago di Varano, uno specchio d’acqua tipicamente pugliese che tra le sue acque nasconde anche un importante primato, quello di essere il più grande lago costiero di tutta Italia, nonché il bacino lacustre più grande del Sud Italia e il settimo di tutto lo Stivale.

Questo suggestivo luogo, che si incastona e si inserisce alla perfezione nel Parco Naturale del Gargano, comunica con il mare attraverso due passaggi conosciuti con il nome di Foce Varano e Foce Capoiale.

Il lago di Varano, così chiamato anche se in realtà si tratta di una laguna, è scavato all’interno della massa calcarea graganica e sorge tra il promontorio del Monte d’Elio e la punta di Rodi Garganico, mostrandosi in tutta la sua imponente bellezza in una forma che richiama in maniera vaga un trapezio.

Formazione millenaria

Poche sono le notizie circa la nascita di questo specchio d’acqua, quello che è certo è che nel I secolo d.C, come documentato dal noto scrittore Plinio il Vecchio, al posto dell’attuale aspetto, era presente una semplice insenatura nota con il nome di Seno Uriano.

Stando agli studi compiuti su questo argomento, la formazione del cordone litoraneo che lo contraddistingue, dovrebbe essere avvenuta ad opera delle correnti marine e dei detriti che, anno dopo anno, hanno chiuso l’insenatura marina portando alla nascita del lago di Varano.

Ricchezza di flora e fauna

Questo luogo, oltre che ad essere ricco di flora e fauna, presenta al suo interno un’isola omonima, nella quale è stata istituita nel 1977 la Riserva Naturale, chiamata Isola di Varano.

Il lago di Varano è speciale in quanto, oltre a offrire un panorama mozzafiato, tutela al suo interno una pluralità di uccelli appartenenti a diverse specie. Una passeggiata a ridosso delle sue acque permetterà di ammirare i cormorani, il martin pescatore e il cavalier d’Italia, senza dimenticare i numerosi aironi, come il bianco maggiore, quello rosso e quello cinerino.

I territori circostanti del bacino, inoltre, conservano una pluralità naturalistica che si evidenzia, oltre che nella macchia mediterranea circostante, anche nelle numerose specie di canne e ninfee subacquee.


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