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Francavilla Fontana, i figli dei migranti diventano cittadini onorari

Francavilla Fontana, i figli dei migranti diventano cittadini onorari

Un gesto di inclusione, insolito e innovativo al tempo stesso. Che lascia però dietro di sé qualche strascico polemico, già evidenziato nell’agone politico. Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana, centro in provincia di Brindisi, eletto con il Partito Democratico, ha inviato una lettera a 16 famiglie di migranti residenti in città, informando i genitori dei 21 minorenni nati e residenti a Francavilla della possibilità di ottenere la cittadinanza onoraria per i propri figli. Una scelta figlia dell’iniziativa collegiale assunta dall’intero consiglio comunale, dopo che in aula era stato votato il regolamento che prevede il conferimento della cittadinanza onoraria e della civica benemerenza, includendo nell’articolo 7 anche i bambini nati da coppie di migranti.

La decisione del consiglio comunale anticipa nei fatti lo Ius Soli discusso a livello nazionale

Nei fatti, il primo cittadino ha concesso-o meglio offerto- la cittadinanza onoraria a tutti i minorenni, figli di immigrati residenti in città, che sono nati in Italia: “Sono sedici in tutto-spiega Bruno- Ho firmato di mio pugno una lettera che inviato ad altrettante coppie di immigrati, genitori di 21 bambini minorenni nati e residenti nella nostra città. Si tratta, va precisato, di un gesto simbolico, ma che ha anche una sua valenza ufficiale poiché previsto dall’articolo 7 del regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria e della civica benemerenza, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale”. Un’introduzione ante litteram dello Ius soli, ancora oggi discusso a Roma. A spiegare e motivare le ragioni della decisione sindacale è stato l’assessore alla Cultura di Francavilla Fontana, Enzo Garganese: “Vogliamo che i loro figli si sentano da subito parte della terra che li ha accolti, affinché crescano nel massimo dell’integrazione possibile”.


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