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Una pugliese nel parterre de roi della fotografia internazionale. La salentina Nancy Motta è stata candidata a partecipare alla Sesta Biennale Internazionale di Fotografia che si terrà il 10 novembre a Jinan, vicino Pechino. Per la selezione ha scelto 12 fotografie tratte da diversi reportage realizzati negli ultimi 12 anni. A premiarla una foto scattata nel cimitero di Brindisi, sua città natale, il 2 novembre 2011: nello stretto spazio fra due cappelle gentilizie si apre alla vista un campo di sepolture a terra. “Ho fotografato prima ancora di soffermarmi a guardare, rapita da quell’atmosfera di cura in un tempo dilatato. Inquadro, scatto e mi allontano per non turbare quell’armonia. Ho riguardato quella foto a distanza di tempo e, sì, mi piace molto e mi racconta, ho la passione dei cimiteri da sempre-spiega la Motta-nella scelta ho ricostruito un mini racconto dividendo gli scatti in tre gruppi: elementi, umani e luoghi-aggiunge la fotografa-Non avendo avuto dal curatore Alfred Mirashi (che ha proposto alla Biennale gli artisti stranieri) alcuna indicazione sul tema, ho pensato di raccontare il mio percorso professionale attraverso un ragionamento tematico. Questo anche tenendo presente le restrizioni indicate dagli organizzatori: niente nudi o scatti erotici, nessuna denuncia ambientale o temi di carattere politico (ad esempio foto del Tibet, repressione di minoranze etniche nei vari stati)”.
Nancy Motta vive a Bologna dal 1983 ed è fotoreporter dal 1992: ha iniziato la sua professione di fotografa con particolare attenzione alla foto teatrale ed al reportage in questi anni collabora per la cronaca e la politica con le redazioni dei quotidiani e settimanali quali: il Corriere della Sera, La Repubblica, L’Unità, Panorama, Famiglia Cristiana, L’Espresso ed altri, occupandosi sia della cronaca nazionale che di quella internazionale riportando esperienze da tutta l’area balcanica sino al 1999. “Sono stata selezionata dai cinesi – racconta ancora Nancy Motta – con uno scatto che mi ha stupito, una foto che amo e che sicuramente mi racconta, ma che non credevo sarebbe stata scelta perche? c’erano altri scatti esteticamente superiori e con maggiore forza espressiva”.
Data: 7 Nov 2016
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