Home » Puglia Blog »
A Rutigliano, grazioso comune a sud est di Bari, è conosciuta come la patria pugliese dei fischietti in terracotta.
Questi prodotti, antichissimi, sono considerati fulcro importante della tradizione pugliese e sono presenti su grande parte della regione. Il loro splendore e la loro straordinaria e particolare forma, tuttavia, sono principalmente custoditi all’interno di Rutigliano.
Contenuto
La tradizione dei fischietti in terracotta ha delle origini molto antiche e fortemente radicate, che nascono quasi per caso dalla lavorazione dell’argilla, che in questi territori è conosciuta come ‘terra rossa’. Come facilmente intuibile questi oggetti, quindi, risalgono ad epoche molto antiche, appartenenti anche al Neolitico. È proprio in questi tempi lontani, infatti, che sorgono i primi ritrovamenti di utensili in ceramica che venivano realizzate dalle vecchie popolazioni lì residenti. Pian piano, e con il trascorrere del tempo, questi piccoli oggetti sono aumentati sempre più sia nella loro produzione che nelle forme. Oltre ai tradizionali vasi con il perfezionamento delle tecniche, fu realizzato il primo fischietto di terracotta, utilizzato come un gioco per far divertire i più piccoli.
Per rendere la loro forma più indicata ai bambini, questi suppellettili iniziarono a prendere le più svariate forme: gli animali sono stati i soggetti preferiti. Oltre che a uno strumento di svago per i più piccoli, i fischietti in terracotta erano utilizzati come vero e proprio sito legato a simbologie di natura propiziatoria.
Oggi, dopo millenni, i caratteristici fischietti in terracotta continuano ad essere prodotti sia a Rutigliano che nel resto della Puglia meridionale.
Con il progresso e l’avanzare della tecnica, questi graziosi oggetti hanno iniziato a variare in un’esplosione di colori e forme, e si sono tramutati in un souvenir particolare e caratteristico da regalare dopo il proprio viaggio in Puglia.
I fischietti in terracotta vengono prodotti in seguito ad una lavorazione particolare e abbastanza difficile che prevede che l’argilla venga, dopo essere stata lavorata con cura, sistemata in stampi di gesso, scolpiti nelle più svariate e caratteristiche forme che si intendono realizzare. Per garantire che con l’emissione di fiato venga riprodotto il suono, viene utilizzato un bastoncino di legno che controlla l’emissione del rumore.
L’argilla, non appena pronta, sarà poi sottoposta ad un lungo processo di cottura, che dura giorni, per poi essere dipinti con i colori e le tecniche di pittura desiderata.
Nello specifico Rutigliano ha ottenuto il riconoscimento del marchio Denominazione Comunale di Origine per i suoi fischietti, che fungono da protagonisti durante la tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate che ricorre il 17 gennaio.
L’usanza vuole che gli uomini donino alle proprie donne un fischietto a forma di gallo, considerato il simbolo di amore e di buon auspicio.
Durante questo periodo, oltre ai simboli più caratteristici vengono rappresentati anche personaggi pubblici, politici e forze dell’ordine. Tutti a prova di rumore, s’intende.
Oltre che alle botteghe artigianali, a Rutigliano è presente il Museo del Fischietto in Terracotta “Domenico Divella”, luogo nel quale poter ammirare da vicino tutti gli oggetti più particolari e caratteristici.
Data: 2 Lug 2019
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.