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Antonio Diodato, chi è il vincitore del 70° Festival di Sanremo

“Sebbene sia nato ad Aosta, Diodato è poi cresciuto a Taranto: ecco la sua carriera.”
Antonio Diodato, chi è il vincitore del 70° Festival di Sanremo

Il successo di Antonio Diodato, vincitore del 70°esimo Festival di Sanremo è un po’ una vittoria di tutta la Puglia.

Appena premiato con la sua Fai Rumore, infatti, il cantautore nato ad Aosta ha ringraziato Taranto, città nella quale è cresciuto con queste parole: “Questo premio lo dedico alla mia famiglia e alla mia città e a tutti coloro che lottano per una situazione insostenibile”. 

Ma chi è l’artista che durante questo ultimo Festival ha sbaragliato la concorrenza non solo aggiudicandosi la palma posto ma anche i premi della sala stampa “Lucio Dalla” e della critica “Mia Martini” e che rappresenterà l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest?

Il fatto che il suo primo pensiero sia andato alla Puglia e alla sua Città dei Due Mari non è di certo un caso: Antonio Diodato è fortemente attivo a Taranto insieme all’attore Michele Riondino nella lotta per la tutela all’ambiente e alla salute, tanto che, dal 2013, il cantautore è a fianco del Comitato dei cittadini e dei lavoratori Liberi e pensanti, gli organizzatori del Concertone del Primo Maggio del capoluogo jonico.

Una carriera nata nel 2007

La sua carriera, però, inizia molti anni prima, e più precisamente nel 2007, quando Diodato pubblica il suo primo EP autoprodotto. Tre anni dopo, il cantautore incide il singolo Ancora un brivido. Notato dal produttore Daniele Tortora, Antonio riceve la sua prima offerta discografica, che si tramuta nel 2013 nel disco E forse sono pazzo.

Questo suo lavoro, commentato positivamente da numerose riviste italiane, gli permette di presentare la propria domanda per il Festival di Sanremo del 2014, anno durante il quale si esibisce nella sezione Nuove Proposte e ottiene il secondo posto con la sua Babilonia, dietro Rocco Hunt con Nu juorno buono. Questa edizione, inoltre, gli permette di vincere il premio della giuria di qualità presieduta da Paolo Virzì.

Ciò che colpisce della sua musica è il ritmo, come dichiarato da Diodato stesso, che cerca di ispirarsi a cantautori come Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco, ai quali unisce influenze internazionali e contemporanee.

A partire dal 2014, dunque, la carriera del cantautore è in continua ascesa: nel giugno dello stesso anno vince l’MTV Italia Award nella categoria Best New Generation, esibendosi nella cerimonia di premiazione con il singolo Se solo avessi un altro. Solamente tre mesi dopo, Diodato colleziona un altro importante premio: la sua versione di Amore che vieni, Amore che vai vince il riconoscimento De André come migliore reinterpretazione dell’opera del cantautore genovese.

Il suo secondo album, invece, esce il 27 ottobre del 2014: A ritrovar bellezze che contiene la rivisitazione di 10 cover degli anni Sessanta.

Il 2016, invece, può essere considerato come l’anno delle collaborazioni: oltre ai singoli Pochi giorni e Alla fine con Daniele Silvestri, Diodato appare nell’album di Boosta dei Subsonica La stanza intelligente e scrive per Andrea Biagioni Il mare dentro, brano che viene poi presentato a X factor.

La maturità acquisita in questi ultimi anni permette ad Antonio la pubblicazione del suo terzo disco, avvenuta il 27 gennaio 2017 e dal nome Cosa siamo diventati, album anticipato dal singolo Mi si scioglie la bocca.

Diodato a Sanremo

Prima della grande vittoria del 2020, Diodato sale ancora una volta sul palco dell’Ariston nel 2018, anno durante il quale ha interpretato Adesso, brano in coppia con Roy Paci che si è classificato all’ottavo posto della classifica generale.

Dopo due anni, dunque, il cantautore ritorna a Sanremo e, con il 39,3% delle preferenze conquista il primo posto davanti a Fancesco Gabbani con Viceversa e ai Pinguini Tattici Nucleari con Ringo Starr.

“Fai rumore”, la canzone (forse) dedicata a Levante

Fai rumore, canzone che ha permesso la conquista della Palma d’Oro, è una canzone che parla di una storia d’amore ormai finita, ma non del tutto passata che ha fatto pensare che la stessa sia una dedica a Levante, cantante con la quale Diodato ha avuto una relazione dal 2017 al 2019.

Ecco di seguito il suo testo:

Sai che cosa penso,
Che non dovrei pensare,
Che se poi penso sono un animale
E se ti penso tu sei un’anima,
Ma forse è questo temporale
Che mi porta da te,
E lo so non dovrei farmi trovare
Senza un ombrello anche se
Ho capito che
Per quanto io fugga Torno sempre a te

Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale
Tra me e te

E me ne vado in giro senza parlare,
Senza un posto a cui arrivare,
Consumo le mie scarpe
E forse le mie scarpe
Sanno bene dove andare,
Che mi ritrovo negli stessi posti,
Proprio quei posti che dovevo evitare,
E faccio finta di non ricordare,
E faccio finta di dimenticare,
Ma capisco che,Per quanto io fugga,
Torno sempre a te

Che fai rumore qui,
E non lo so se mi fa bene,
Se il tuo rumore mi conviene,
Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale tra me e te

Ma fai rumore sì,
Che non lo posso sopportare
Questo silenzio innaturale,
E non ne voglio fare a meno oramai
Di quel bellissimo rumore che fai

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