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Nel caratteristico centro storico di Pulsano, si scorge, quasi per caso, il suo castello. Il maniero, dalla pianta rettangolare, è stato idealmente costruito nell’angolo nord-est delle antiche mura pulsanesi, con il suo ingresso rivolto ad ovest, sulla piazza dove è stato edificato.
La fortezza, inizialmente formata dalla sola Torre Quadrata (conosciuta anche come Torre Massima), è stata costruita da parte della famiglia De Falconibus, che nel 1100 acquistò la struttura già esistenze e la ampliò costruendo altre quattro torri, ognuna diversa dall’altra.
Il castello, che ora si sviluppa su 3 piani, durante i diversi secoli della sua lunga vita, è diventato possesso di diverse famiglie locali. Venduto, nel 1350, a Ercole Petugy, che si operò le spese della ricostruzione della Torre Quadrata, il maniero tornò nelle mani dei De Falconibus, che, dopo la distruzione della fortezza avvenuta nel 1388, iniziarono a ricostruirlo nel 1400, per dei lavori durati fino al 1435.
Rispettando gli standard delle strutture difensive degli anni nei quali è stato costruito, il castello un tempo presentava un fossato e un ponte levatoio. Ulteriori modifiche, però, furono realizzate nell’Ottocento, quando il principe Giovanni Muscettola diede in affitto l’area del fossato ad alcune famiglie che lo usarono come orto. Le conseguenze di questa scelta possono essere notate ancora oggi: le mura a est della fortezza, infatti, sono oggi inglobate nel tessuto delle proprietà lì vicine.
Appartenuto ai Muscettola fino ai primi anni del Novecento, il castello di Pulsano è poi stato donato al Comune da Giovanni Giannone, che lo aveva inizialmente acquistato. A partire da quel momento in poi, dunque, il maniero è stato ristrutturato ed è oggi adibito a mostre d’arte.
Oltre alla sua gloriosa struttura, questa fortezza conserva ancora gli stemmi di due delle famiglie che si sono susseguite al suo interno: quello dei De Falconibus e quello dei Muscettola.
Data: 28 Mar 2020
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