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A pochi metri di distanza dalla grotta che ha reso Monte Sant’Angelo un paese conosciuto in tutto il mondo, sorge un’altra bellezza tipicamente locale, il suo castello.
Sebbene sia difficile stabilire con esattezza quando sia nata questa struttura, le prime testimonianze raccolte risalgono a tempi assai remoti, che fanno presupporre che il castellum de Monte Gargano sia stato edificato dal vescovo di Benevento negli anni 837-838. Durante il trascorrere dei secoli, tuttavia, sono state apportate numerose modifiche il cui mix ha contribuito a donare al maniero un’aria tanto affascinante quanto misteriosa.
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La struttura originaria del IX secolo, in realtà, è nata come castrum bizantino, ovvero un luogo di accampamento dell’esercito romano. Pian piano, tuttavia, questo edificio diventò dimora di principi, tanto da far decidere a Roberto il Guiscardo, nel XI secolo, di riedificare la parte più antica del castello, la torre dei Giganti, trasformandola così in una delle strutture più importanti per la difesa del Gargano.
Il castello, inoltre, rientra tra i preferiti dello stupor mundi Federico II, tanto che l’imperatore decise di rendere la fortezza di Monte Sant’Angelo la dimora della sua amante, la contessa Bianca Lancia. Durante la permanenza dell’imperatore nel borgo del Gargano, sono state realizzate alcune modifiche architettoniche in stile federiciano, come ad esempio La sala del Tesoro presente al suo interno.
L’influenza che più ha caratterizzato il castello di Monte Sant’Angelo è stata però quella degli aragonesi, che costruirono in questa struttura, con scopo difensivo, il torrione a forma di mandorla e il fossato che precedere il portale di ingresso.
La lunga storia di questo maniero, ha registrato a Monte Sant’Angelo anche la presenza degli angioni, che trasformarono il castello in una prigione di stato. Le ultime modifiche, prima di diventare di proprietà del Municipio nel 1802, sono state ad opera dell’ingegnere militare del XV secolo Francesco di Giorgio Martini, che operò degli interventi per adeguare la fortezza all’utilizzo delle armi da fuoco.
L’antico splendore di un tempo è ancora in parte visibile grazie alla presenza dell’antica muraglia che attorniava il castello, difeso dal fossato, oltrepassabile da un ponte levatoio poi reso fisso.
Per accedere al suo interno, bisogna oggi attraversare un portale. Non appena entrati, si potranno ammirare oltre che il posto di guardia anche le scuderie e il vecchio deposito delle munizioni.
Tra le sale del castello, maggiormente degne di visita sono quelle già citate del Tesoro e quelle delle dimore dei castellani e dei cortigiani.
Pagando un biglietto di ingresso di soli 2 euro, godendo di una visita adatta anche ai bambini, si potranno apprezzare tutti gli angoli di questa vecchia struttura. Una volta entrati, oltre alla visuale sul golfo di Manfredonia, ci si potrà facilmente immedesimare sulla vita di un tempo.
Imperdibile, non appena terminato il viaggio alla scoperta della struttura, sarà una passeggiata tra le vie caratteristiche della città Patrimonio dell’UNESCO.
Data: 20 Set 2019
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