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Castello D’Ayala Valva, il Palazzo Ducale di Carosino

“La struttura, monumento nazionale dal 1984, ospita oggi eventi e incontri culturali.”
Castello D’Ayala Valva, il Palazzo Ducale di Carosino

Nel piccolo comune di Carosino, nella sua piazza principale, sorge una struttura di incredibile fascino e bellezza: il Palazzo Ducale, conosciuto anche con il nome di Castello Feudale D’Ayala Valva.

Costruito nel 1400 dalla famiglia Simonetta, proprietaria dell’allora feudo di Carosino dal 1517, questo palazzo è uno dei più antichi del piccolo comune del tarantino. La sua lunga storia, infatti, gli ha permesso di essere stato abitato dalle più importanti famiglie del posto. A partire dal 1524 il Palazzo Ducale è stato abitato dai Muscettola, Albetrini e Maruli.

Il suo nome, da non confondere con l’omonimo Castello d’Ayala Valva della vicina Monteparano, si rifà al cavaliere Roberto D’Ayala Valva, proprietario dell’immobile a partire dal febbraio del 1875. È stato proprio quest’ultimo a trasformare la preesistente struttura medievale, dando il via a delle modifiche strutturali che gli permisero di collegare la sua proprietà con i vicini depositi.

Facciata e lavori di ammodernamento

Per riuscire in questa impresa, dunque, le sale di rappresentanza furono realizzate sopra i magazzini, elevando il prospetto murario e ricostruendo la facciata del palazzo, che, grazie ad alcune aggiunte, ha assunto sempre di più le sembianze di un castello.

Realizzato un avancorpo con archi a tutto sesto decorati a bugnato, che si andarono a sommare alla già esistente merlatura ghibellina, ovvero dalla sommità ‘a cosa di rondine’. I lavori di modifica, inoltre, videro l’apposizione di due lastre di marmo sulle quali erano spiegati i motivi della ristrutturazione e le origini della famiglia.

Il castello di Carosino oggi

Diventato uno dei punti di riferimento dell’intera cittadinanza di Carosino, il castello D’Ayala Valva è stato poi donato al Comune, a patto che venisse adibito a scopi culturali e di pubblica utilità.

Dal 1985 ad oggi, quello che il Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali ha dichiarato monumento nazionale nel 1984, è a disposizione della comunità, che non manca di organizzare nei suoi interni ogni genere di evento culturale, proprio come stabilito nella clausola.


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