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Fenomeni di carsismo in Puglia, grotte, doline, caverne e coste rocciose

Fenomeni di carsismo in Puglia, grotte, doline, caverne e coste rocciose

Una goccia. Questo è il motore silenzioso che ha creato, secolo dopo secolo, uno dei panorami più nascosti di tutta la Puglia. Una goccia seguita da un’altra goccia e così via, che da quasi cento milioni di anni hanno scavato il sottosuolo della regione, dando vita a nuovi mondi nascosti agli occhi indiscreti.
Un processo chiamato carsismo che ha sviluppato in Italia, ad esempio, la struttura montuosa del Carso, che deve il suo nome proprio a questo fenomeno. O, sul tavoliere, una serie di caverne dal fascino preistorico, sul mare o nell’entroterra, dall’incalcolabile valore geologico e dalla indescrivibile bellezza.
Un‘evoluzione naturale delle grandi formazioni di calcare. L’acqua passa per le più piccole fratture che si vengono a trovare sul terreno, creando nel sottosuolo falde che poco la volta erodono e consumano la struttura, aprendo cunicoli e spazi che solo dopo secoli arrivano a vedere il primo inaspettato raggio di luce. Un’opera di certosina pazienza, abbellita dalla presenza di stalattiti e stalagmiti, che devono la loro nascita a depositi di quell’acqua ricca di carbonato di calcio che ha creato le cavità stesse. Quel che viene a crearsi a causa del carsismo è una struttura fragile e sensibile ad ogni vibrazione, dove ogni millimetro in più è il risultato di una paziente mano che ha dipinto ogni tratto con solenne precisione. Possiamo vedere il tutto come un’opera realizzata con invisibili acquerelli naturali.

Ben diffuse sono altresì queste realtà lungo la costa salentina, rocciosa e prettamente calcarea, dove le onde hanno col tempo scavato sui fianchi conche spesso invisibili se non a bordo di barche di qualche tipo, da navigare con attenzione data la presenza ancora di stalattiti e scogli. Può anche capitare che alcune di queste si uniscano a grotte vicine arrivando a delineare un’unica grande formazione. È tipico ed estremo delle strutture calcaree la formazione delle falesie, coste rocciose con pareti a picco, tra le quali possiamo ad esempio annoverare la famosa costa di Polignano.
Se invece l’acqua è capace di esercitare una tale pressione da dissolvere nella sua totalità le strutture calcaree della roccia possiamo ottenere la nascita delle doline, presenti soprattutto nel territorio del Gargano, dei piccoli bacini idrografici che scolano lentamente l‘acqua da un fondo argilloso, letteralmente delle falde a cielo aperto che possono essere chiamate anche Valli Carsiche.

Un elenco qualsiasi delle grotte più caratteristiche della Puglia sarebbe riduttivo, poiché ognuna di queste ha un suo valore unico che la rende inimitabile, una qualità che balla sul concetto dei fiocchi di neve uguali solo a sé stessi. Potremmo così parlare della Grotta Palazzese, a Polignano, resa sede di uno dei ristoranti italiani di maggior qualità e bellezza paesaggistica, dove è possibile pranzare a pochi metri dal mare esattamente sotto la città. O ancora Grotta Montani, a Salve, esattamente su quella che è la punta dello zoccolo pugliese, è stata sede di ritrovamenti archeologici di grande valore storico, come fossili e resti animali risalenti all’alba del genere umano, circa 70mila anni or sono. Di altrettanto interesse storico possiamo nominare la Grotta di San Ermete, probabilmente abitata fino al medioevo sin dal Neolitico.

E non mancano le iniziative per lanciare alla ribalta queste architetture naturali dovute al carsismo pugliese. L’Hell In A Cave, uno spettacolo che coinvolge danza, luci, suoni ed allestimenti multimediali unici nel loro genere, è giunto al settimo anno di rappresentazione presso le Grotte di Castellana, una rappresentazione dell’Inferno di Dante che permette ad ogni spettatore di sentirsi tutt’uno con l’ambiente che lo circonda.
Le possibilità sono infinite, ed ancora la Puglia dimostra di essere ben più di coste variopinte e turismo prettamente marittimo. Ci insegna come a volte la bellezza va cercata nel profondo, partendo da dettagli sempre più piccoli, come una piccola goccia d’acqua capace di fare la differenza.


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