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Visitarne solo una non basta: le calette del Salento, proprio come quelle di altre zone della Puglia, possono essere paragonate alle ciliege: una tira l’altra.
Proprio per questo motivo, infatti, si consiglia di assaporare lentamente ogni singolo anfratto, grotta o insenatura che questa zona ha da offrire: per scoprirle basta salire a bordo di una (anche piccola) imbarcazione e seguire passo dopo passo la costa alta e frastagliata.
A nord di Otranto, e poco distante dalla Baia del Mulino d’acqua, accessibile solo via mare, c’è la splendida Baia Morrone, un’insenatura naturale nella quale a risplendere non è solo l’acqua cristallina ma anche la falesia circostante. È proprio quest’ultima a racchiudere l’Adriatico e le sue innumerevoli sfumature, che spaziano dal blu al turchese senza dimenticarsi del verde smeraldo.
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Di incantevole vista anche dall’alto, tuffarsi nelle acque di Baia Morrone è un’esperienza che meriterebbe di essere provata almeno una volta nella propria vita.
A rendere il tutto ancora più suggestivo ci pensa una piccola cascata lì presente, mentre lungo il suo bagnasciuga è presente uno scoglio da cui è possibile estrarre dell’argilla verde, che viene generalmente cosparsa sul corpo dei visitatori per trarne alcuni benefici.
Riparata dal mare di tramontana, Baia Morrone viene quotidianamente popolata dalle imbarcazioni che rendono ancora più pittoresco un posto già per sé eccezionale. In molti, dopo essere giunti a destinazione, decidono di arrivare a nuoto verso la spiaggetta di sabbia, il cui fondale, man mano che ci si avvicina alla riva, diventa sempre più basso.
Ancora una volta il Salento rivela, anche attraverso queste baie poco note, tutta la sua bellezza: le località turistiche più frequentate sono solo un piccolo assaggio di quello che questa terra ha da offrire.
Foto di: @francescogiannotta (Instagram)
Data: 4 Lug 2021
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