Marcia per la pace, religioni unite contro il terrorismo a Bari

“Se restiamo uniti niente è impossibile, neppure la pace”: sono queste le parole con le quali il giovane Mammadu, cittadino del Mali ospite del Centro accoglienza e richiedenti asilo di Bari, ha avviato avvolto nell’emozione il suo discorso, tenuto nella serata di ieri in occasione della marcia anti-terrorismo organizzata dal movimento religioso dei Focolari, per le vie del centro di Bari. Alla manifestazione pacifica hanno preso parte esponenti di diverse comunità religiose, tra i quali rappresentanti delle comunità dei mauriziani, degli induisti e anche quella dei musulmani, nel mirino delle cronache e dell’attenzione popolare e mediatica dopo gli attentati dello scorso 13 novembre a Parigi, compiuti da terroristi affiliati all’Isis nel nome del dio Allah.

Rappresentante comunità islamica Puglia: “Allah è contro violenze”

“Una marcia per la pace – spiegano i promotori – alla quale hanno aderito diverse comunità religiose”. Presenti, tra gli altri, anche il presidente della Comunità Islamica d’Italia e vicepresidente della Comunità Islamica di Puglia, Sharif Lorenzini e l’imam del Centro Islamico di Bari, Abdul Rahaman Ayub Said. “Allah-ha ricordato Lorenzini-nel Corano dice che uccidere un’anima inerme è come uccidere l’intera umanità. Maometto, il messaggero di Allah, nella sua vita ha subìto ogni forma di violenza da chi non credeva al suo messaggio ma, nonostante sia stato offeso, umiliato e picchiato, non ha mai incitato alla rappresaglia. Al contrario, suggeriva ai suoi compagni di munirsi di pazienza perchè ogni cosa, nel bene e nel male, è una prova da parte di Allah per misurare la nostra fede e premiare chi lo merita”. Chiaro il messaggio veicolato da tutti i partecipanti, all’incirca 100: “Solo l’unione e la fratellanza possono sconfiggere il terrorismo”. Messaggio al quale si è associato Lorenzini: “Per questo ben vengano questa iniziative in nome della pace. Invito tutti a pregare per la pace”.