Bari, ecco i saldi pro unioni civili: e Decaro adotta i nastrini per il Comune

Se a Roma la parola Cirinnà è diventata ormai l’hashtag più ricorrente nei dibattiti nazional-politici delle ultime settimane, in Puglia c’è chi ha risolto il tema unioni civili con il sorriso e la diplomazia. Siamo nel quartiere Libertà di Bari, all’angolo tra via Sagarriga Visconti e via Garruba: la boutique barese Girone Arredamenti ha aperto a ogni tipo di famiglia le sue porte per la stagione dei saldi. Le sette grandi vetrine dell’esercizio commerciale sono adornate da maxi-foto che ritraggono tante possibili famiglie, da quella eterosessuale a quella omosessuale, composta da due donne o da due uomini. Le strade si riempiono di colore, in un momento storico in cui la tematica risulta essere di stringente attualità: la risposta dei clienti è stata immediata, e oltre che per l’acquisto l’attività commerciale è diventata anche sede deputata per i dibattiti di turno.

Bari e la battaglia per i diritti delle coppie omosessuali

Così, mentre in Parlamento la battaglia per i diritti delle coppie omosessuali continua a tenere banco, a Bari c’è già chi ha appianato ogni criticità. Una scelta, quella di Antonio Girone, titolare dell’omonima attività, che a poche centinaia di metri di distanza era stata virtualmente condivisa anche dal sindaco di Bari Antonio Decaro: “Alle selezioni di Sanremo non mi hanno preso, allora i nastri arcobaleno li ho messi sul mio balcone per dire che l’amore è uguale per tutti e ovunque: anche a Bari” aveva scritto su Facebook il primo cittadino del capoluogo pugliese, postando la foto dei nastri arcobaleno che ha fatto appendere sul balcone di Palazzo di città per sostenere la battaglia sulle unioni civili, così come avevano fatto molti cantanti durante il festival di Sanremo, indossandoli sui loro abiti durante le esibizioni.