

L’inverno in Puglia non è solo mare addormentato e borghi assopiti. Dalle gravine silenziose alle pinete sul mare, dai paesaggi lunari della Murgia alle baie incantate del Gargano: mille volti che meritano tutti di essere esplorati. È la stagione dei colori tenui, delle luci oblique, dei silenzi profondi. È il tempo giusto per rallentare, infilare un paio di scarponi e lasciarsi guidare dal profumo della terra bagnata, dal fruscio delle foglie secche nei boschi, dalla luce dorata che accarezza le gravine e le pietre antiche. In questa guida ti portiamo in cinque luoghi autentici da vivere a piedi per le tue escursioni inverno 2025 tra natura e borghi pugliesi, con consigli su cosa assaporare nei dintorni per scaldare il cuore dopo ogni passo.
Contenuto
Siamo nell’Alta Murgia, dove la pietra chiara incontra il verde cupo delle querce. Il Bosco Difesa Grande, a pochi chilometri dal centro storico di Gravina, è un polmone naturale tra i più estesi del Sud Italia. D’inverno i suoi sentieri sembrano sospesi nel tempo: il tappeto di foglie secche, i tronchi scuri, l’aria frizzante e l’umidità che scolpisce ogni ramo. È un luogo per camminatori solitari, ma anche per famiglie in cerca di una domenica diversa. Dopo l’escursione, una sosta in paese per assaggiare una zuppa calda di legumi o il Pallone di Gravina: formaggio dalla forma tondeggiante e dal gusto deciso.
Sul versante adriatico del Gargano, tra Mattinata e Vieste, si snoda un percorso che regala scorci vertiginosi e panorami marini d’inverno. Il Sentiero Natura Mergoli-Vignanotica attraversa pinete, macchia mediterranea e scogliere a picco sul mare, culminando nella bianca spiaggia di ciottoli di Vignanotica. In inverno il silenzio avvolge ogni curva e il contrasto tra il verde dei pini e l’azzurro del mare è puro incanto. A fine percorso, un piatto di ciceri e tria o di orecchiette con ragù di capra è il modo perfetto per recuperare le energie.
La pineta storica che abbraccia il litorale tra San Menaio e Vico del Gargano è una delle più suggestive del territorio. I pini d’Aleppo, sempreverdi, creano un corridoio naturale dal profumo intenso, che in inverno si fa quasi mistico. Camminare qui significa ritrovare il tempo per respirare profondamente, osservare il cielo attraverso i rami, ascoltare il battito del proprio passo sulla terra. Nei dintorni, il borgo di Vico del Gargano, tra i più belli d’Italia, offre storia, chiese rupestri e trattorie dove gustare una zuppa di funghi locali o verdure invernali stufate.
Nel cuore della Murgia, tra Altamura e Gravina, il Pulicchio è una dolina carsica spettacolare, una cavità naturale che sembra scolpita da un gigante. In inverno il paesaggio si fa lunare: la luce tagliente esalta la geometria delle rocce, la quiete è assoluta. È una camminata breve ma potente, che restituisce una connessione profonda con la terra. A poca distanza, le trattorie dell’Alta Murgia propongono piatti della transumanza: farro, cicoria ripassata e caciocavallo podolico alla brace.
Anche d’inverno in Puglia il mare sa parlare. Questo percorso costiero unisce le spiagge di Baia dei Campi, Porto Greco, Cala della Pergola e la maestosa Baia delle Zagare, tra archi naturali e grotte marine. È un itinerario per chi ama il contatto con l’acqua anche nei mesi freddi, quando tutto si fa essenziale e grandioso. Lungo il percorso, l’aroma del timo selvatico e del rosmarino accompagna ogni passo. A fine escursione, un pancotto con verdure di campo o un piatto di spaghetti alle vongole veraci celebrano l’incontro tra bosco e mare.
Le escursioni invernali in Puglia sono un’occasione preziosa per riscoprire la natura fuori stagione, ma richiedono un minimo di preparazione. Porta con te scarpe da trekking impermeabili, uno zaino leggero, abbigliamento a strati, una mantella per la pioggia e una borraccia termica. I percorsi indicati sono accessibili anche in inverno, ma è sempre consigliabile consultare le condizioni meteo locali e i siti ufficiali di turismo prima della partenza. Molti borghi attraversati raccontano storie antiche: castelli normanni, chiese rupestri, tradizioni agricole. Fermarsi, ascoltare e assaporare fa parte dell’esperienza.
Data: 17 Dic 2025
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.