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Zes, il sì di Puglia e Basilicata per la creazione della zona Jonica

“Giunto il sì delle due regioni Puglia e Basilicata per la creazione di una Zes Jonica.”
Zes, il sì di Puglia e Basilicata per la creazione della zona Jonica

È arrivato il sì delle giunte delle due regioni Puglia e Basilicata, con il quale nascerà finalmente la zona Jonica. Numerose le proposte avanzate a questo scopo tra cui la possibilità, come scritto in una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale della Basilicata, che si introduca l’esenzione decennale delle imposte per i nuovi investitori.

Così è stata deliberata l’istituzione della Zona economica speciale, la Zes Jonica interregionale, con la trasmissione del Piano strategico del percorso condiviso alla presidenza del Consiglio dei Ministri e ai ministeri per il Sud dell’Economia e dei Trasporti. All’interno delle proposte avanzate dalla vicepresidente della giunta regionale della Basilicata, Flavia Franconi insieme al governatore pugliese Michele Emiliano, c’è quella di valutare per la Zes Jonica la possibilità di introdurre la suddetta esenzione decennale delle imposte per i nuovi investitori, come prevedeva un tempo la legge del 1986 per raggiungere pienamente gli obiettivi di sviluppo previsti dalla legge. La Zes Jonica si estenderà per 2.811 ettari, tra cui 1.061 per l’area lucana e 1.750 per l’area pugliese.

La Zes Jonica

La zona si estenderà da Melfi sino a Tito, provincia di Potenza, passando da Ferrandina (Matera) e la Val Basento, verso Taranto per poi arrivare a Grottaglie, Martina Franca, Castellaneta e poi al Centro intermodale di Francavilla Fontana. Una vera e propria opportunità per entrambe le regioni del Mezzogiorno. La Zes sembra essere una concreta risposta a quelle che sono le sfide globali che nel corso degli ultimi anni stanno ridefinendo i confini economici internazionali, mettendo in crisi il welfare. Così la condivisione delle politiche di sviluppo può contrastare questo fenomeno. Detassare e snellire le procedure amministrative per le imprese che andranno ad investire nella Zes Jonica sono delle opportunità che giungono grazie a basi regionali attuate quest’anno con il Fondo europeo di sviluppo regionale e con il Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Università e banche

Una parte dell’accordo interessa università e banche per rendere le aree portuali/Zes funzionali e dinamiche. Il patto interessa le banche Popolare di Puglia e Basilicata, Popolare di Bari e Popolare Pugliese oltre alle Università degli studi di Bari Aldo Moro e di Lecce, Unisalento e l’AdSP MAM. Lo scopo è fornire un supporto alle imprese che si aggiudicheranno opere appaltate dall’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale.


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