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Il problema Xylella nella zona del Nord Salento ha indotto una grande mobilitazione nel weekend appena trascorso per dire no al piano di abbattimento degli ulivi varato a settembre dal Commissario Silletti.
L’eradicazione di numerosi alberi di ulivo nel Leccese e nel Brindisino, dove le ruspe continuano ad estirpare alberi a discapito di contadini e proprietari dei terreni, ha scatenato una forte reazione di “disobbedienza civile” concretizzatasi in un’operazione di reimpianto degli ulivi nelle campagne.
I manifestanti, agricoltori e ambientalisti, si oppongono agli espianti delle piante sane che si trovano nel raggio di 100 metri da quelle infette, e richiedono manovre di monitoraggio e aiuti consistenti per gli agricoltori che decidono di eradicare volontariamente gli alberi in evidente disseccamento.
I salentini, uniti in una sorta di reazione corale volontaria non organizzata che si sta diffondendo anche in rete, sono pronti a compensare il vuoto fisico e simbolico lasciato dalle eradicazioni, reimpiantando nuovi piccoli ulivi, contro i rigidi divieti imposti dalla Comunità Europea, a cui richiedono una deroga.
Data: 19 Ott 2015
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