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Volo Ryanair in ritardo di sei ore, coppia salentina risarcita

Volo Ryanair in ritardo di sei ore, coppia salentina risarcita

“Ora chiedo un risarcimento”. Quante volte l’avrete pensato nella vostra mente o dichiarato a voce alta, quando un mezzo sul quale viaggiavate era “reo” di un grave ritardo? Almeno una volta nella vita è accaduto a tutti. Bene, c’è chi ce l’ha fatta. E’ il caso di una coppia salentina vittima di un ritardo aereo di oltre sei ore sulla tratta Brindisi-Eindhoven. Ieri il giudice di pace brindisino Franco Orland, ha condannato Ryanair al risarcimento di oltre 1.350 euro e spese legali ai due: a darne comunicazione è stata l’associazione Codici, alla quale la coppia si era rivolta per ottenere il risarcimento del danno subito dalla compagnia aerea irlandese e il rimborso delle spese dell’albergo dove erano stati costretti ad alloggiare per una notte.

I fatti risalgono alla tratta Brindisi-Eindhoven del 22 marzo 2016

Una trafila lunga più di un anno- I fatti risalgono alla serata del 22 marzo 2016. L’aereo, in partenza da Brindisi, era arrivato a destinazione con ritardi superiori ai limiti fissati dalla normativa europea. All’aeroporto di Brindisi Casale, dopo il check-in i passeggeri erano stati fatti salire a bordo dell’aereo. Poco prima del decollo, però, il pilota aveva interrotto la fase di rullaggio per un presunto problema tecnico, riconducendo l’aeromobile nel parcheggio con i passeggeri ricondotti nella zona partenze.

Alle 23.50, dopo circa quattro ore di attesa, il volo FR8832 era decollato. Ma in ragione della chiusura alle 24 dell’aeroporto di Eindhoven è stato dirottato presso l’aeroporto di Colonia, dove è atterrato intorno alle 2 del 23 marzo. I passeggeri sono quindi stati trasportati in bus dall’aeroporto di Colonia all’aeroporto di Eindhoven, destinazione finale del viaggio, per arrivare alle 4,20. Quindi con oltre sei ore di ritardo rispetto all’orario previsto. Di lì l’avvio dell’iter legale per il risarcimento danni e l’approdo a buon fine: con quei 1350 euro, chissà, la coppia di “risarciti” potrebbe pensare di finanziarsi una bella vacanza.


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