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La sala prelievi dell’Ospedale Vito Fazzi della città di Lecce diventa sempre più accogliente e a misura di bambino, con delle pareti colorate e ricche di disegni realizzati per combattere la paura dell’ago. L’iniziativa sarà presentata oggi martedì 6 novembre presso la prestigiosa struttura sanitaria salentina a nome del gruppo Cuore e mani aperte verso chi soffre, una onlus che da anni si impegna nei confronti dell’umanizzazione delle strutture sanitarie e delle cure da parte di chi vi opera.
Dipinti, opere che avranno come argomento la Tenerezza, dedicate ai più piccoli per aiutarli a combattere l’ansia da puntura della sala prelievi dell’Ospedale Vito Fazzi. Un lavoro autogestito e finanziato autonomamente da parte dell’onlus stessa, con presentazione ufficiale alla stampa oggi alla presenza del monsignor Michele Seccia, arcivescovo di Lecce; del direttore generale della Asl Lecce, Ottavio Narracci; del dottor Pietro Caprio, direttore dell’Unità operativa di Pediatria; di Giambattista Lobreglio, direttore di Patologia clinica.
La problematica della paura, in particolar modo da parte dei minori, in sala prelievi, è spesso sottovalutata tuttavia capace di portare all’insorgere di conseguenze proibitive. Lo stress a cui sono sottoposti non solo può turbarli spiacevolmente, ma può di conseguenza bloccare il lavoro nella stanza e pregiudicare il prelievo. Il progetto avanzato all’istituto sanitario Vito Fazzi è non solo un sostegno ai più piccoli, per aiutarli in quello che può essere per loro un momento che può turbarli, ma anche nei confronti del personale quale infermieri e dottori, che giornalmente tranquillizzano e sostengono i pazienti durante il loro lavoro. L’idea è nata cercando un modo per ridurre l’ansia dei soggetti coinvolti, creando un ambiente favorevole e accogliente in particolar modo per coloro che ancora non hanno avuto modo per sviluppare mezzi per meglio combattere e superare le loro paure. Il progetto rappresenta come le strutture sanitarie si stiano adeguando gradatamente a divenire da location dedicate all’intervento a luoghi dove è possibile prendersi cura del prossimo, agendo sul lato emotivo e sullo stress del ricovero.
Data: 6 Nov 2018
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