Home » Notizie Puglia » News Foggia »
Crescono le richieste di aiuto, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 30 e i 39 anni per un totale di circa 1500 all’anno-maturate nel 91% dei casi da donne italiane-per violenze principalmente fisiche (49%) e psicologiche (25,7%), subite soprattutto tra le mura domestiche (80%) e in larga parte per mano di ex o attuali compagni. E’ il quadro tracciato dai 16 Cav (Centri antiviolenza) presenti in Puglia, diffusi dalla Regione nella giornata di ieri in occasione della Giornata internazionale per il contrasto alla violenza sulle donne, presentato ieri dall’assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Negro, dalla dirigente regionale del settore Politiche per il benessere, Francesca Zampano, dalla garante dei diritti dei minori, Rosy Paparella, e dalla consigliera di parità, Serenella Molendini.
La tipologia di violenza prevalente tra quelle registrate dai Cav pugliesi è quella fisica, seguita da quella psicologica, dallo stalking e dalla violenza sessuale. La mancanza di lavoro appare quasi una costante laddove si registrano questi episodi: le donne non occupate sono quasi il 60% del totale. “Il dato sugli accessi-è stato il commento dell’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro-è assolutamente sottostimato perché sconta un sommerso di grandezze ben superiori. Per la prima volta, comunque la Regione Puglia ha compiuto un monitoraggio puntuale, tassello fondamentale redatto in maniera organica attraverso una stessa scheda di rilevazione, lavoro faticoso e non scontato. C’è una maggiore consapevolezza da parte delle donne sulla violenza subita e la determinazione ad uscire. Molto però resta da fare dal punto di vista anche culturale”. Il primo anno dall’applicazione della legge regionale sulla violenza di genere è stato analizzato da Francesca Zampano, dirigente pugliese Sezione Politiche di Benessere Sociale e Pari Opportunità: “E’ ancor più grave è la presenza di minori che assistono alle violenze: un fenomeno sconosciuto che proviamo a fare emergere anche attraverso uno strumento di rilevazione più dettagliato che abbiamo somministrato ai 45 Ambiti territoriali della Puglia, attraverso il nuovo avviso pubblico in corso», e con il quale la Regione stanzia 900 mila euro per potenziare i servizi di contrasto alla violenza. Eppure, la sensazione di fondo resta quella di aumentare i canali di informazione che spingano alla denuncia: a farlo sin qui, però, è solo una piccola parte di donne (38%) che si rivolgono ai Cav soprattutto per informazioni o ascolto (31% in entrambi i casi).
Data: 26 Nov 2015
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.