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Il Giappone incorona la Puglia, in particolare il foggiano, per i suoi vini giudicati i migliori del mondo in due categorie. A Foggia si festeggiano le onorificenze ricevute in occasione dei “Sakura Awards – Japan Women’s Wine Award”, il concorso enologico più importante del Sol Levante con giudici completamente femminili esperti del settore vitivinicolo. È alle donne che è dedicata la competizione, così come il nome dello stesso, dove “Sakura” significa appunto “Fiori di ciliegio” che fioriscono durante questo periodo dell’anno.
Una vittoria al Sakura Awards è un grande risultato per chiunque ed è pertanto enorme il riconoscimento ottenuto dai vini dell’azienda Borgo Turrito grazie al rosso TroQué IGP Puglia Nero di Troia 2016 e al rosato CalaRosa IGP Puglia Nero di Troia 2017. Per alcuni non un caso che la comunicazione sia giunta in concomitanza con San Valentino, una celebrazione che pone la passione e la donna al centro della propria esperienza. La soddisfazione per l’azienda foggiana è grande, così come anche i ritorni in termini pubblicitari nei confronti del vino pugliese che negli ultimi anni registra ad una parabola ascendente sulle vendite nelle terre orientali.
L’Italia è terza in termini di importazioni di vini da parte del Giappone per un volume d’affari di circa 1378 milioni di euro, solo Francia e Cile hanno saputo fare di meglio. Il Giappone, con i suoi 400mila ettolitri acquistati all’anno, si conferma come ottava nazione al mondo per vino italiano e primo del continente asiatico, con un trend ascendente a discapito di quello del classico sakè locale che lascia intendere un processo in atto che potrebbe ancora accentuarsi.
Le grandi distribuzioni si stanno organizzando nell’ottica di questi risultati e questi riconoscimenti giudicando l’oriente come una terra dove investire e un mercato interessante nell’ottica dei futuri profitti. Di rimando, la terra del Sol Levante sta agendo come una società sempre più cosmopolita e interessata ai prodotti nostrani con un crescente interesse verso l’Italia e la Puglia.
Sulla terra pugliese la superficie dedicata al solo Nero di Troia in poco meno di vent’anni è quasi raddoppiata: dai 1782 ettari di 18 anni fa, ai circa 3000 di oggi il Nero di Troia diventa il terzo vitigno per estensione dopo il Primitivo e il Negramaro e il primo per maggiore crescita degli ultimi anni.
Data: 17 Feb 2018
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