Via Sparano a Bari tra passato e futuro: tornano le panchine

Il centro di Bari è una vetrina come poche se ne vedono in giro ed il tratto che dalla stazione porta alla litoranea viene spesso riconosciuta come una delle più belle strade della città. Le sue panche e le sue palme erano riconoscibilissime per ogni pugliese, ed è abbastanza normale oggi trovarla piena degli universitari che vi passeggiano tra una lezione ed un’altra, oltre che di appassionati che vagano per shopping tra i suoi negozi e le attività di cui è piena.

Risale al maggio del 2016 l’origine del progetto di modernizzazione di via Sparano. Un ripartire da zero, con l’idea di creare dei veri e propri salotti all’aperto, sei per la precisione, lungo la via.
Un’idea malvista, iniziata con uno svuotamento della strada da quelli che erano i suoi storici ornamenti. Via le panchine, via il verde e via anche le lamentele degli abituali frequentatori della stessa.

La città si è concessa 16 mesi dall’inizio del restyling – ovvero autunno 2016 – per ridare una nuova identità alla via centrale, a fronte di una spesa di oltre 4 milioni di euro. Sono sorte diverse piccole piazzole di diverso tipo e di differente identità, dalle panchine a forma di cubo ai tasti di pianoforte. Tuttavia la voce dei nostalgici è sempre forte.

Ed è per questo che l’amministrazione comunale ha voluto adeguarsi, donando quel che può essere chiamato un contentino, un moto di passato. Le panchine regolari, con gambe in pietra e struttura in legno e schienali ampi, ritornano per fare felici tutti. E con loro anche il verde: ben cinquecento piante per ventidue specie botaniche diverse, per accontentare tutti coloro che, sui social, postavano foto della strada di qualche anno fa, illuminata per il periodo natalizio e decorata a festa. L’amministrazione ha specificato come effettivamente questo sia ancora un anno di transizione che ha richiesto la chiusura di via Sparano per il periodo di fine dicembre.

Il prossimo anno il progetto sarà completo e saranno garantite luminarie, il fascino artistico della novità ed il profumo del passato tra panche e palme.