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Puglia al terzo posto in Europa per record di vaccinazioni anticovid

“A stabilirlo dati diffusi dall'Agenzia Nazionale per la Valutazione e il Monitoraggio dei Servizi Sanitari Erogati dalle Regioni.”
Puglia al terzo posto in Europa per record di  vaccinazioni anticovid

I pugliesi sono i più vaccinati d’Italia e sono al terzo posto in Europa. A dirlo i dati diffusi dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione e il Monitoraggio dei Servizi Sanitari Erogati dalle Regioni, l’Agenas.

Nel report, infatti, sono stati analizzati i livelli di copertura raggiunti nella campagna vaccinale contro il Covid. Come si evince dal documento, con l’86,66 % della popolazione generale che ha ricevuto almeno una dose di vaccino, la Puglia conferma il primato a livello nazionale (media italiana 83,71%), e conquista la terza posizione in Europa, immediatamente dopo Malta e Portogallo.

A commentare la notizia il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Queste le sue parole: “Questo risultato è frutto di un grande lavoro di squadra e, soprattutto, del senso di responsabilità e della partecipazione dei pugliesi“.

Vaccini tra i 5 -11 anni, Puglia ancora in testa

La Puglia, inoltre, si conferma in testa alla classifica nazionale anche per la vaccinazione della fascia 5-11 anni, con il 43,5%, 17,8 punti sopra la media nazionale che invece è del 25,7%. Il 9% della fascia in età pediatrica ha già ricevuto la seconda dose. La terza dose/richiamo per l’intera popolazione pugliese dai 12 anni in su sale come copertura al 58% (+4,8% della media nazionale).

A complimentarsi con la Puglia anche Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. Come dichiarato durante un’intervista a La Repubblica, “oltre a vaccinare tutti, bisognerebbe fare i tamponi alla stragrande maggioranza degli italiani e isolare gli infetti. Se ne uscirebbe in 8 giorni”. “È un’operazione – ha aggiunto – che tutti dicono sia impossibile, ma i cinesi per un caso testano 10 milioni di persone. Noi con 200mila potremmo ben testare 60 milioni di italiani”.

Ad oggi “andiamo verso ondate che si susseguono”. Per quella in corso “forse, lentamente si va verso la fine. Speriamo che l’ondata si esaurisca a febbraio“.


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