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L’Università di Foggia è volata negli Usa per Congresso AAFS

“Il team capitanato dal prof. Ricci ha partecipato al Congresso delle Scienze Forensi.”
L’Università di Foggia è volata negli Usa per Congresso AAFS

L’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia è volato negli Usa per partecipare al 71 congresso dell‘American Academy of Forensic Sciences AAFS, quest’anno in programma nel Maryland.

La delegazione capitanata dal prof. Pietrantonio Ricci è stata invitata all’evento di Baltimora, al quale partecipano i migliori scienziati, investigatori e medici legali per presentare le ricerche innovative compiute dall’Università di Foggia, il cui numero si assesta intorno ai 13 studi.

In un ruolo di primo rilievo all’interno del panorama della medicina legale italiana, l’Università della città della Capitanata è stata insignita di questo importante riconoscimento per illustrare il mondo dei rapporti tra medicina e legge.

Tredici i casi dell’Università di Foggia

Uno tra gli interventi illustrati a Baltimora è stato esposto dal dott. Giuseppe Bertozzi e riguarda uno studio sperimentale il cui scopo è stato quello di individuare una possibile predisposizione genetica correlata ai casi di suicidio complesso. Questo permette, dunque, di identificare le persone che potrebbero essere ritenute a rischio. La ricerca della dott.ssa Francesca Maglietta invece ha presentato i risultati di un’analisi degli elementi caratterizzanti degli omicidi perpetrati dalla mafia garganica.

Un’altra presentazione è stata illustrata dai dottori Francesco Sessa e Marcello Rendine circa lo studio sperimentale volto a dimostrare come alcuni soggetti dalla predisposizione genetica possano modificare il loro odore in presenza di fattori di stress: questo può essere molto utile alla ricerca degli stessi per la preparazione delle unità cinofile specializzate nella ricerca delle persone scomparse.

L’Università di Foggia ha presentato anche un altro intervento da parte della prof.ssa Irene Riezzo che ha illustrato tutte le lesioni provocate dall’arma maggiormente utilizzata dalla mafia garganica, la mitraglietta modello Kalshnikov. Tra altri studi la proposta della dott.ssa Stefania De Simone che circa una definizione su un protocollo per la diagnosi di ipertermia mortale. Sempre il dott. Bertozzi, invece, ha illustrato ai colleghi di Baltimora un caso molto particolare: quello della morte da colpo di frusta, la cui diagnosi è stata possibile solamente introducendo una dissezione autoptica nelle tecniche di neurochirurgia.

Tanti, oltre a questi presentati, sono stati gli studi illustrati dal team dell’Università di Foggia in America, la cui professionalità e competenza ha portato alto il nome della Puglia.


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