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L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) da cui l’acronimo UNESCO, si occupa di preservare alcuni patrimoni culturali e naturali dalle incurie del tempo e dei cittadini.
La Puglia, una regione fitta di bellezze che non risentono del passare del tempo, è stata inserita ben quattro volte all’interno dei siti mondiali che meritano una particolare salvaguardia.
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Il castello di Andria costruito per volontà dell’imperatore Federico II di Svevia non ha certo bisogno di presentazioni, tanto da essere inserito dal
Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco nella lista delle meraviglie già nel lontano 1996. L’ingresso della fortezza dalla forma ottagonale è stato accompagnato da importanti parole da parte dell’Organizzazione: “Castel del Monte possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme, l’armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal Nord dell’Europa, dal mondo Musulmano e dall’antichità classica. È un capolavoro unico dell’architettura medievale, che riflette l’umanesimo del suo fondatore: Federico II di Svevia.”
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Le uniche e caratteristiche costruzioni in muratura a secco conosciute in tutto il mondo come Trulli, sono state inserite nel prestigioso elenco nello stesso anno del Castel del Monte. Nati come dei ripari temporanei o come abitazioni dei piccoli proprietari terrieri e dei lavoratori agricoli, le opere architettoniche presenti ad Alberobello e in tutta la Valle D’Itria furono costruiti in pietra calcarea e grossolanamente estratta durante gli scavi per la realizzazione di alcune cisterne sotterranee. I tetti a doppio strato presentano inoltre un rivestimento interno a volta in pietre di forma conica e un cono esterno impermeabile costituito da lastre di pietra calcarea, conosciuti come chianche o chiancarelle.
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Nel cuore di Monte Sant’Angelo, sulle pendici del Gargano, è nascosto uno dei santuari più importanti di tutta la Puglia, meta di pellegrinaggi di fedeli provenienti da tutto il mondo, tanto da essere stato inserito nella lista UNESCO nel 2011. La Grotta di San Michele Arcangelo è accessibile grazie a una struttura sovrastante risalente a periodi che oscillano tra il 1200 e il 1800 ed è dedicata a uno dei santi più rilevanti dei due Testamenti. L’origine e la dedica dell’intera struttura è legata alle varie narrazioni che vogliono come il santo sia qui apparso un totale di quattro volte, rendendolo il suo luogo prediletto.
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Recentissimo è stato l’ingresso nel Patrimonio UNESCO della Foresta Umbra, che è entrata a far parte della prestigiosa lista solamente nel 2017.
L’area verde che si estende per oltre 10.000 ettari, nel cuore del Promontorio del Gargano, è un luogo di straordinario valore e di incredibile bellezza che arriva sino agli 830 metri di altitudine e che offre panorami esclusivi, oltre che una grande varietà di flora e fauna che popolano l’intera superficie. La foresta rappresenta ciò che resta del primitivo ambiente garganico, l’origine del suo nome ha due spiegazioni: potrebbe derivare da antiche popolazioni umbre che abitavano quest’area, o in alternativa la seconda ipotesi più probabile, fa riferimento al fatto che i rigogliosi alberi di latifoglie che qui crescono creano zone d’ombra molto fitte e della quale si può approfittare in estate per allontanarsi un po’ dalla calura estiva.
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Questi posti ben precisi non sono gli unici UNESCO: la regione è densa di muretti a secco, ritenuti Patrimonio dell’Umanità in tutto il mondo.
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Oltre a questi luoghi meravigliosi da conoscere, la Puglia offre tantissimi altri luoghi che meritano l’ingresso tra i Patrimoni dell’Umanità, la cui lista è in continuo aggiornamento e potrebbe riservare alcune sorprese.
Data: 3 Feb 2019
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