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L’estate ormai prossima ci fa sognare, ancora di più, di riprendere alcune attività come mare, teatro, concerti, cinema, arte, mostre, tradizioni, lettura, eventi.
Come ricordato dall‘assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, è necessario che questi settori, per poter tornare attivi, siano in grado di garantire la tutela della salute delle persone e quindi misure di contenimento alla diffusione del coronavirus.
Per fronteggiare questa esigenza, quindi, la Capone ha organizzato una riunione con il Responsabile del Coordinamento per l’emergenza epidemiologica in Puglia, Pier Luigi Lopalco, il partenariato socio economico dei settori cultura e turismo e le agenzie regionali, per riuscire a costruire un percorso condiviso nella fase 2 dell’emergenza Covid-19. L’obiettivo di questo lavoro, come specificato dall’assessore, è quello di fornire le opportune cautele a tutela dei lavoratori e dei cittadini non appena sarà possibile ripartire.
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Il Manuale per la ripresa ha come priorità la tutela della salute pubblica ma non per questo dimentica i tanti operatori del turismo e della cultura, al cui interno rientrano anche gli spettacoli dal vivo.
Conscia delle gravi ripercussioni sul turismo pugliese, la Capone ha sottolineato come la Regione stia lavorando per garantire una ripresa che sappia guardare anche attraverso l’ausilio di gruppi di lavoro distinti a ciascuna delle categorie produttive entrando nello specifico delle norme igienico-sanitarie e della sicurezza da assumere.
Per far godere a lavoratori e cittadini in egual misura delle attività che gradualmente riapriranno, c’è tempo per preparasi, purché si sia pronti.
La riapertura, ha dichiarato il prof. Lopalco, deve essere controllata in quanto anche quando vedremo un numero di contagi pari a zero questo non vorrà dire che il coronavirus sia scomparso dalla popolazione.
Queste le parole dell’epidemiologo: “Sarà difficile bloccare la circolazione delle persone, dovremo essere vigili e non soltanto su ciò che accade in Puglia ma anche su ciò che accade in Italia. Nel resto del Paese, infatti, l’epidemia va ad una velocità diversa, allora, dobbiamo lavorare tenendo presente che il virus continua a essere sui nostri territori.
La sanità cercherà certamente di tenerlo sotto controllo, con sistemi di sorveglianza, con i Dipartimenti di Prevenzione, con i servizi di igiene pubblica, con il supporto dei medici di base, delle farmacie, ecc. Ma anche il settore produttivo dovrà fare la sua parte per limitare al minimo il rischio di circolazione del virus, per esempio, in uno stabilimento balneare o in un albergo, un ristorante, o in una qualsiasi altra attività commerciale“.
Affinché la sicurezza venga scaturita da un’azione comune dell’Autorità sanitaria e del settore produttivo, la Puglia è già a lavoro per cercare di minimizzare il rischio di contagio sia per gli operatori che per i cittadini.
Proprio per questo motivo, dunque, entro i prossimi dieci giorni un gruppo di esperti definirà le linee guida per fare sintesi e per creare il documento finale che garantirà di trascorrere l’estate con un buon livello di sicurezza.
Data: 19 Apr 2020
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