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Un intervento che ha dell’incredibile quello compiuto dallo staff di Chirurgia Toracica del “Vito Fazzi” di Lecce. L’equipe, nei giorni scorsi, ha rimosso un grosso tumore attraverso una tecnica mini-invasiva. Un’operazione di questa importanza è la prima ad essere stata effettuata negli ospedali di tutto il Centro-sud Italia.
Attraverso delle tecniche ben studiate e precise, al “Fazzi” un intero polmone è stato asportato con un taglio di soli 6 centimetri. Il direttore dell’Unità Operativa Gaetano Di Rienzo e la sua equipe composta dai dottori Camillo Lopez e Gaetano Greco, con gli infermieri e/o anestetisti Stefano Perrone, Paola Torsello, Alessandro Erroi, Barbara Mongelli ed Edelweiss Gaetani, hanno asportato il polmone sinistro in una videotorascopia. Le incisioni, una di 2 cm e l’altra di 4 cm non hanno reso necessaria alcuna apertura del torace: è bastato inserire gli strumenti operativi attraverso spazi intercostali corrispondenti alle incisioni cutanee con visione operativa al monitor.
La paziente, una donna di 73 anni, presentava un tumore al polmone sinistro (il termine tecnico preciso è neoplasia del lobo inferiore) la cui operazione, prima di questa, avrebbe comportato un taglio ben più profondo con conseguenti controindicazioni post-operatorie più fastidiose e gravi. La signora, invece, è stata dimessa dopo soli 4 giorni dall’operazione e in ottime condizioni di salute.
Un approccio sicuro alla sutura dei vasi polmonari e del bronco principale è stato possibile grazie grazie all’utilizzo di una tecnologia avanzata, che ha permesso di compiere sono le due piccole incisioni di pochi centimetri l’una.
Inserire all’interno del torace alcune suturatrici robotizzate ha permesso di ruotare in maniera agevole le stesse, che hanno avvolto completamente i vasi e il bronco che devono essere sezionati e suturati in maniera precisa. Il polmone colpito dal tumore, a questo punto, avvolto in una sacca impermeabile, è stato fatto uscire con opportune manovre attraverso una delle due incisioni. Questo è stato possibile perché l’organo, in seguito alla tecnica anestesiologica, era rimasto privo d’aria e quindi completamente sgonfiato.
Questa procedura, fino a qualche giorno fa non era ancora stata effettuata. Adesso, grazie allo staff medico del “Fazzi” di Lecce i cittadini pugliesi possono ben sperare di poter sconfiggere il tumore al polmone, nella speranza che altre tecniche mini-invasive vengano realizzate per poter intervenire su tutte le altre parti del corpo.
Data: 20 Gen 2019
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