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Focare e fanove, finanziamento di 100mila euro

“Il nuovo finanziamento servirà a valorizzare tutte le tradizioni di Puglia legate al fuoco.”
Focare e fanove, finanziamento di 100mila euro

La Regione Puglia ha deciso di stanziare un contributo pari a 100mila euro per supportare tutti quegli eventi caratterizzati dai rituali festivi legati al fuoco, che, come noto, contribuiscono a formare il calendario annuale di tutte le manifestazioni storiche della regione.

Il nuovo bando, presentato in questi giorni sul Bollettino Ufficiale, discende dalla legge regionale Interventi per la valorizzazione dei rituali festivi legati al fuoco approvata dal Consiglio regionale nel gennaio 2018. L’obiettivo della normativa è sempre stato quello di ottimizzare le potenzialità del folklore pugliese e di tutto il suo patrimonio culturale. Le attività che riceveranno il finanziamento saranno selezionate in base a specifici criteri come la qualità dell’evento in rapporto alle finalità individuate dalla Regione, l’afflusso di pubblico, l’appartenenza a un circuito di manifestazioni storiche di interesse locale, il coinvolgimento che appassiona più città italiane o europee con le loro tradizioni e culture.

Le associazioni già iscritte al bando

Le richieste di assegnazione al contributo potranno essere presentate da tutti gli enti che svolgono attività senza scopo di lucro, come ad esempio associazioni e comitati iscritti nel registro istituito dalla Regione. Di questi risultano già iscritti 12 eventi, il cui numero è sicuramente destinato ad aumentare:

  • la Focara di Novoli
  • i Fuochi di San Giuseppe a Bovino
  • il Fuoco di san Giuseppe a Carrese di Chieuti
  • il tradizionale Falò di Santa Lucia  a Corato “La JO’-A –JO”
  • Sant’Antoni te le Focare a Cutrofiano
  • festa di Sant’Antonio Abate a Giovinazzo
  • il Rito della Focara e delle Focareddhre in onore di Sant’Antonio Abate a Guagnano
  • la Focareddhra de Sa’ Vicenzu a Miggiano
  • la notte dei Falò di Santa Lucia a Putignano
  • le Fanoje di San Giuseppe a Monte Sant’Angelo
  • la Forareddha di Sant’Andrea a Presicce-Acquarica
  • le Fracchie di San Marco in Lamis
  • Fuochi del Santo Patrono Sant’Antonio Abate a Rocchetta Sant’Antonio

La tradizione pugliese legata al fuoco e ai falò

I falò, utilizzati in principio per scandire i cicli stagionali di una società agricola e legata alle fasi della natura che con il passare del tempo si sono tramutati in riti religiosi di tipo cristiano permettono di accomunare popoli e culture differenti in tutta Europa. Il fuoco, infatti, ha sempre rappresentato energia vitale, purificazione, un modo per scacciare l’oscurità e per dare il benvenuto alla luce e alla fertilità della primavera e, naturalmente, un modo per rafforzare l’identità di una comunità durante i momenti di festa.

Come ha ricordato l’assessore all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone, la Puglia è ricca di tutte queste usanze e ognuno dei diversi riti continua ad essere speciale. Queste tradizioni, inoltre, rappresentano una maggiore attrazione per chiunque decida di visitare il Tacco d’Italia.


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