Home » Notizie Puglia » News Brindisi »
Un altro degli animali salvati a Torre Guaceto è tornato in libertà. Ma la sua storia non è una storia qualunque. Si tratta di una Caretta caretta recuperata sul litorale brindisino due settimane fa. La tartaruga, dell’età di 5 anni, è stata sottratta alla morte in mare dove era rimasta impigliata in reti di plastica, tramaglio utilizzato pe la cattura dei mitili. Aveva numerose ferite alle pinne ed era in forte stato di denutrizione, elemento da cui si deduce che la Caretta è rimasta stretta in quella morsa di plastica per molti giorni e, di conseguenza, non ha potuto alimentarsi. Gli operatori del Consorzio di Gestione e di Torre Guaceto l’hanno soccorsa ed affidata alle cure dei medici della Facoltà di Veterinaria dell’Ateneo di Bari, ente convenzionato. Una volta rimessa in forze la tartaruga è stata liberata in mare.
“Ogni liberazione di un animale recuperato sofferente e finalmente pronto per tornare alla vita è sempre molto emozionante. Ma questo evento è stato molto più toccante di quelli che lo hanno preceduto” spiegano dalla riserva. Una bambina non vedente, di nome Federica, ha chiesto di accarezzare la tartaruga ed i volontari WWF sono stati felici di accontentarla. La piccola si è lasciata guidare, per la prima volta ha accarezzato la pancia e la testa di una tartaruga, la nostra Caretta. Emozioni uniche ed irripetibili. La bambina era commossa e con lei tutto il pubblico che attendeva la liberazione. Così dalle sue mani, la tartaruga è stata reimmessa in mare. Ma, a differenza delle sue simili che sono passate da Torre Guaceto, questo animale non è andato via con la sola targhetta identificativa, ma anche con un nome, quello della sua piccola amica Federica.
L’evento fa il paio con un weekend ricco di emozioni nell’area della riserva naturale in provincia di Brindisi: il fine settimana era stato infatti inaugurato dal concerto all’alba del 20 agosto, tappa fissa da sei anni a questa parte per gli utenti di Torre Guaceto. In circa 500 hanno vissuto la notte all’aperto e si sono mossi per un’impegnativa, ma senz’altro suggestiva, camminata fino ai piedi della torre per rispondere “presente” all’appuntamento con la musica del pianista Robert Bisha, nato nel 1984 in Albania, ma cresciuto professionalmente in Italia, dove ha studiato pianoforte classico presso il conservatorio di Ferrara. L’incontro, organizzato dall’associazione Thalassa, con la collaborazione artistica di Roberto Caroppo, ha riscosso un grande successo.
Data: 23 Ago 2016
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link all'articolo.