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La Puglia è conosciuta, non a caso, anche con il nome di Terra delle Gravine. Il panorama del suo entroterra è variopinto e caratterizzato da un design naturale unico, che si estende non solo in lunghe pianure ma anche in altezza, con dirupi calcarei capaci di alternarsi a lame e canyon carsici.
Capace di estendersi sul territorio di dodici comuni della provincia di Taranto e di uno di Brindisi, comprendendo un totale di 28mila ettari, è così nato nel 2005 il Parco Naturale Regionale della Terra delle Gravine, divenendo in fretta una delle aree naturalistiche più importanti d’Europa.
Istituita il 20 dicembre 2005, la Terra delle Gravine comprende i comuni di Ginosa, Laterza, Castellaneta, Mottola, Massafra, Palagiano, Palagianello, Statte, Crispiano, Martina Franca, Montemesola, Grottaglie, San Marzano e Villa Castelli. La sua particolare conformazione è dovuta all’azione dei vari corsi d’acqua provenienti dall’altopiano delle Murge che, durante secoli, hanno scavato il pavimento calcareo del territorio pugliese, creando dei veri e propri canyon profondi anche centinaia di metri e percorsi da fiumi e rigagnoli, fino ai loro sbocchi marittimi.
Vista dall’alto, la Puglia appare quindi come un vero e proprio ventaglio di fessure e cave, abitate in passato a partire dal Neolitico fino all’epoca medioevale. I vari villaggi presenti tra le gravi espongono ancora le tipiche architetture dell’epoca, ricche di icone risalenti al periodo bizantino, con immagini della Madonna, del Cristo, di vari Santi e Martiri, protette dalle strutture realizzate sulla cima delle maggiori alture del Parco o nascoste tra gli anfratti più sorprendenti della zona.
Una porzione di America nel cuore della Puglia, ricca di canyon verdi capaci di delineare panorami unici nel loro genere, estesi centinaia di chilometri e profondi tanto da non lasciare filtrare la luce. Per via delle sue condizioni impervie, il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine presenta fauna e flora peculiari: è possibile ammirare rapaci di vario tipo, come il lanario, il gheppio o il capovaccaio, insieme a corvi, barbagianni e civette, e mammiferi come lepri, volpi, faine e scoiattoli. Questi animali creano le loro tane tra i vari lecci, i pini d’Aleppo, i corbezzoli, gli aceri selvatici e molti altre piante particolari.
La Terra delle Gravine presenta paesaggi unici e mozzafiato, che è possibile esplorare a piedi o in bicicletta. È sempre possibile prendere parte a escursioni dedicate, arrampicate ed esplorazioni verso le grotte più affascinanti del territorio. L’entroterra pugliese è un dedalo tridimensionale di vie disegnate dall’indefesso lavoro di vari corsi d’acqua nel corso dei secoli, capaci di nascondere nella loro penombra una bellezza che non è possibile scoprire altrove.
Data: 26 Giu 2018
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