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A partire dal prossimo gennaio 2020 nella sede dell’Ospedale di Terlizzi sarà attivato un Ambulatorio dedicato alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore.
Il nemico invisibile, il dolore appunto, a prescindere dalla forma in cui si presenta (lieve o profondo, oncologico e non), potrà essere superato grazie al contributo di personale preparato ed esperto in grado di aiutare il paziente ad affrontare tutto al meglio.
Nel nuovo ambulatorio, diretto dal medico anestesista Felice Spaccavento, ci si occuperà di cure palliative, garantendo specifiche prestazioni che accompagnano i malati oncologici e non, nella gestione del dolore, con un servizio che farà parte integrante dell’Unità Semplice di Fragilità e Complessità Assistenziale della ASL Bari. Come riferito dallo stesso ente sanitario, un altro capitolo importante che verrà trattato sarà quello della terapia antalgica per la presa in carico dei pazienti con dolore:
Il nuovo servizio, inoltre, sarà anche un punto di riferimento per la prescrizione di cannabis terapeutica secondo la normativa vigente. Questo campo d’intervento, oltre ad essere molto vasto, qualifica l’intera attività dell’ambulatorio e del personale che vi opererà.
Per riuscire a eseguire le procedure che si renderanno necessarie all’interno del laboratorio, infatti, servirà un’equipe esperta che, ad esempio, dovrà eseguire procedure come accessi venosi a lungo termine PICC e PICC-Porth, realizzati in sala operatoria attraverso l’impianto mini-invasivo di device, apparecchiature e cateteri per la somministrazione di farmaci.
A Terlizzi, oltre al referente Spaccavento, sono previsti sei infermieri specializzati. L’ambulatorio, a partire dal prossimo gennaio, sarà aperto all’utenza ogni mercoledì pomeriggio e venerdì mattina, con accesso attraverso prenotazione al CUP e con un bacino di utenza distribuito tra Molfetta, Terlizzi, Giovinazzo, Ruvo e Corato, ma anche a disposizione di pazienti provenienti da centri fuori provincia e regione.
Appartenente allo stesso progetto, inoltre, rientra la logica dell’Ospedale ‘portato a casa dal paziente’, che garantirà servizi direttamente al domicilio delle persone. Nello specifico gli accessi venosi di tipo PICC e Middle-Line, potranno essere impiantati a casa, nella massima sicurezza per il paziente ed evitando disagi, come lo spostamento in una struttura ospedaliera. Per la messa in pratica del progetto, come comunicato dalla ASL, sono stati acquistati ecografi portatili di ultima generazione e apparecchiature che consentono l’impianto senza l’aiuto della radiografia. Le prestazioni, inoltre, saranno garantite anche per i pazienti in Assistenza Domiciliare Integrata, previa valutazione positiva da parte dei medici.
Sebbene l’Ambulatorio di Terlizzi sia il primo, a breve dovrà essere affiancato da servizi ‘gemelli’ e complementari nelle aree Murgia, Metropolitana e Sud.
Data: 30 Dic 2019
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