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Inizia la sperimentazione sull’utilizzo del taser da parte della polizia italiana, un particolare tipo di pistola il cui principio verte non sulla normale detonazione di proiettili, quanto sul rilascio di una scarica elettrica capace di stordire la persona colpita.
L’arma spara due cavi collegati ad una batteria a basso voltaggio, non superiore a 50mila volt. Il timore nell’uso dei taser è legato alla possibile interferenza che potrebbe avere con il sistema circolatorio del bersaglio, che potrebbe indurre uno stato di fibrillazione sul cuore.
Saranno sei le città italiane in cui l’utilizzo del taser sarà inizialmente testato, tra cui Brindisi, sola pugliese selezionata da parte del capo della direzione Anticrimine. Il periodo di prova durerà 3 mesi, durante i quali i poliziotti brindisini avranno in dotazione 30 pistole elettriche. I membri delle forze armate coinvolti dovranno prima seguire un percorso di formazione nel rispetto di un disciplinare approvato dal Ministero della Sanità.
Amnesty International invita all’attenzione sul corretto utilizzo dei taser, il cui utilizzo sconsiderato può avere effetti fatali per le persone colpite dalla scarica. Le armi sono state giudicate adeguate sia per fermare i fuggiaschi che per evitare eventuali scontri fisici con malintenzionati, è tuttavia fondamentale l’adeguata formazione di chi le userà. Amnesty International sottolinea come il rischio di conseguenze letali sia in ogni caso particolarmente elevato, come dimostrano le statistiche sull’utilizzo delle pistole taser negli Stati Uniti e in Canada dove ad ora i morti registrati sono centinaia. L’adeguata istruzione e la particolare regolamentazione a riguardo non bastano nel momento in cui non si conosca la storia clinica del bersaglio, pertanto l’organizzazione internazionale invita alla prudenza e all’utilizzo della nuova tecnologia come deterrente.
Un passo in avanti per la polizia di Brindisi che, insieme all’utilizzo di spray al peperoncino, avrà alla cintura un modo in più per limitare e calibrare l’utilizzo della forza nel contenimento degli aggressori. L’idea iniziale risale al 2014 quando l’ex ministro Alfano puntava ad inserire i taser nella dotazione dei poliziotti in guardia agli stadi; l’utilizzo della pistola elettrica è stato oggi ritenuto idoneo anche alle pattuglie stradali, da utilizzare esclusivamente in situazioni critiche.
Data: 26 Mar 2018
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