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Un anno solare da record: è quello vissuto dal Castel Sant’Angelo di Taranto, meglio conosciuto come castello Aragonese. Nel 2016 il maniero di Taranto ha fatto infatti registrare 109.910 visitatori, il numero più alto registrato dal 2005, anno di apertura al pubblico della struttura. Di questi, circa 30.000 sono risultati provenienti da Taranto e provincia, 67.000 dal resto d’Italia e circa 13.000 gli stranieri.
«Rispetto al numero di visitatori dello scorso anno – spiegano dalla Marina – vi è stato un aumento del 20 percento di turisti, senz’altro determinato dalla capacità di attrazione culturale dell’antica fortificazione ma soprattutto grazie all’impegno del personale militare e civile addetto alla valorizzazione del Castello: in una dozzina di anni, infatti, sono stati rilevanti i risultati conseguiti con professionalità ed entusiasmo dai 32 addetti impegnati nelle operazioni di manutenzione, restauro e ricerca archeologica e supporto logistico, nonché guida per i visitatori. A confermare questo sono i commenti riportati sui siti internet e sul registro dell’ufficio visite dove i visitatori hanno espresso il vivissimo apprezzamento per l’opera del personale della Marina Militare per i risultati conseguiti».
La storia- Il castello medievale infatti aveva numerose torri alte e sottili ed era costruito sopra una precedente fortificazione bizantina che aveva le fondamenta poggiate su strutture risalenti al periodo greco (IV-III secolo a.c.). Il miglioramento dell’ artiglieria nel XV secolo, rese i castelli medievali obsoleti poiché le loro sottili mura non potevano più resistere contro i cannoni degli attaccanti né permettere il loro uso da parte dei difensori. La conquista di Otranto da parte dei turchi nel 1480 dimostrò chiaramente che questo tipo di fortificazione era ormai inadeguato. Il re di Napoli, Ferdinando d’ Aragona, decise pertanto di rinforzare le difese costiere del reame. In questo contesto, tra il 1487 e il 1492, il Castello di Taranto fu ricostruito seguendo forse lo specifico progetto del grande architetto senese Francesco di Giorgio. Il nuovo castello aveva una forma vagamente reminescente quella di uno scorpione con cinque torri rotonde ubicate agli spigoli della costruzione. Queste torri più basse e più larghe delle precedenti, ricevettero il nome di S. Cristoforo, San Lorenzo e Sant’ Angelo per le tre di fronte l’attuale canale navigabile, mentre l e due di fronte il borgo antico furono chiamate Annunziata e Bandiera.Le precedenti strutture greche, bizantine e normanno-svevo-angioine sono ancora leggibili e visibili durante la visita guidata. Il nuovo castello di epoca aragonese fu ricostruito negli anni tra il 1487 ed il 1492, secondo i nuovi criteri imposti dal perfezionamento delle artiglierie. Pare che il progetto di ricostruzione, voluto dal re di Napoli Ferdinando d’Aragona, sia stato realizzato con l’intervento diretto o, più verosimilmente, indiretto del grande architetto senese Francesco di Giorgio Martini. Caratteristici i torrioni cilindrici ed i camminamenti interni. Interessante la cappella rinascimentale di S. Leonardo al suo interno.
Data: 7 Gen 2017
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